PoliticaPnrr, via libera da Bruxelles alla terza rata. Urso: "Ora più crescita, sviluppo e occupazione"

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Pnrr, via libera da Bruxelles alla terza rata. Urso: "Ora più crescita, sviluppo e occupazione"

Dal ministero delle Imprese e del Made in Italy giunge "grande soddisfazione" per il via libera della Commissione Ue alla terza rata del Pnrr e la contestuale approvazione delle modifiche per la quarta rata

Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 28 luglio 2023 18:33:30

C'è stata molta preoccupazione per il mancato via libera della terza rata del Pnrr, quando altri Paesi europei, tra cui la Spagna, avevano ottenuto da tempo il via libera.

Oggi, da Bruxelles, finalmente è arrivata la tanto desiderata 'fumata bianca': dal ministero delle Imprese e del Made in Italy c'è grande soddisfazione per il via libera della Commissione Ue alla terza rata del Pnrr e la contestuale approvazione delle modifiche per la quarta rata.

Sul fronte delle imprese sono stati destinati al Mimit oltre 7,8 miliardi di euro, a cui possono aggiungersi i 400 milioni destinati al Masaf in favore delle imprese agroalimentari e i 2,3 miliardi al Mase per la realizzazione dei progetti di Snam, Terna ed Enel per le reti energetiche ed elettriche.

Attraverso il Piano Transizione 5.0, con una dotazione di 4 miliardi di euro, sarà possibile sostenere le imprese negli investimenti necessari a realizzare progetti tesi al perseguimento di obiettivi di transizione ecologica e digitale.

Soddisfatto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso:

''Così rilanciamo il sistema delle imprese nella sfida globale, accelerando sulla tecnologia green e digitale. Sono pronti i provvedimenti esecutivi a cui abbiamo lavorato mentre il ministro Fitto concludeva positivamente le trattative con Bruxelles. Fiduciosi nel consenso del Parlamento. Ora più crescita, più sviluppo, più occupazione. Mettiamo il turbo al motore ecologico e digitale dell'Italia''.

Quali sono le prossime tappe?

La rimodulazione del Pnrr rivedra' diversi obiettivi, a partire da quelli legati alla quinta rata da 18 miliardi. Saranno chiesti nei primi giorni del 2024, dopo aver completato gli obiettivi entro l'anno. Sempre nel 2024 il governo potrà chiedere anche la sesta rata, da 11 miliardi. Mentre nel 2025 sul tavolo ci sono la settima da 18 miliardi, e l'ottava da 11 miliardi. Le ultime due nel 2026: la nona da 13 miliardi e la decima da 18,1 miliardi.

 

Fonte foto: Foto diangelo luca iannacconedaPixabay e Commons

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