Tu sei qui: PoliticaProcesso Open Arms, Salvini: «Le procure hanno nascosto alcuni atti. Lo trovo gravissimo»
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 5 dicembre 2022 11:03:53
«Le procure siciliane, quella di Roma e la procura militare sapevano che la ong spagnola Open Arms aveva intercettato (in acque libiche) un barcone di immigrati grazie alla soffiata di un soggetto ignoto e in grado di suggerire l'esatta posizione del barcone. Si trattava di uno scafista? Il dubbio è lecito e i dati oggettivi fanno rabbrividire. Agosto 2019, ultime settimane del governo Conte 1. Solo ora - tre anni dopo! - siamo venuti a conoscenza che c'erano foto, video e registrazioni della ong, immortalata da un sottomarino della Marina italiana, che potrebbero riscrivere la storia di un processo dove rischio fino a 15 anni di carcere».
Sono le parole, affidate ad un post pubblicato sui social, del vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
«Le anomalie di quel salvataggio, compresi i dialoghi in spagnolo tra la ong e una persona a conoscenza dell'esatta posizione degli immigrati, erano sul tavolo di nove procure ma gli atti non sono mai stati trasmessi né al Tar del Lazio (che bocciò il divieto di ingresso in acque italiane per la Open Arms), né ai miei difensori, né al Parlamento che decise di mandarmi alla sbarra, né al Gup. Lo trovo gravissimo. - prosegue - E sono sorpreso che alcune cronache giornalistiche, oggi, tentino di minimizzare (se non censurare o addirittura alterare) una notizia simile».
Sono certo che il Guardasigilli Carlo Nordio saprà approfondire una vicenda che appare francamente grave e scandalosa. Per quanto mi riguarda, con i miei legali stiamo studiando iniziative molto importanti. Avanti, a testa alta, convinto che difendere l'Italia non sia solo un diritto ma un preciso dovere!» conclude Salvini.
Salvini, ricordiamo, è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. Il leader della Lega negò lo sbarco a Lampedusa dei richiedenti asilo soccorsi da un'imbarcazione della Ong spagnola Open Arms. La nave fu costretta ad attendere 19 giorni davanti al porto di Lampedusa prima di permettere alle 160 persone soccorse di sbarcare in un porto sicuro.
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