Tu sei qui: PoliticaRenzi-Calenda prove tecniche di alleanza. Dialogo continuo ma si tratta ancora
Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 9 agosto 2022 20:36:43
Mentre Carlo Calenda con il suo partito Azione il patto con il partito democratico guidato da Enrico Letta l'aveva siglato - insieme a +Europa - salvo poi cambiare idea dando l'annuncio domenica scorsa in diretta televisiva durante la trasmissione: "Mezz'ora in più" condotta da Lucia Annunziata, Matteo Renzi non aveva ancora trovato (sino ad oggi) un approdo di coalizione rimanendo metaforicamente con il 'cerino in mano'.
Eppure, a questo punto, pare che questo matrimonio s'ha da fare tra i due ex esponenti democratici che sembrano - al di là dei tatticismi politici - molto vicini ad un accordo elettorale.
E le trattative pare siano febbrili quelle che intercorrono tra Azione e Italia Viva per raggiungere un accordo nelle prossime ore in modo da presentare il 25 settembre agli elettori l'opzione di un Terzo Polo, a ruota della tanto celebrata e discussa allo stesso tempo, Agenda Draghi.
Tra accelerazioni e frenate, dopo una giornata convulsa, quello che è certo è che le parti si stanno parlando e un'intesa sembra a portata di mano. In serata, indiscrezioni non confermate da fonti ufficiali riferiscono che si starebbe lavorando già a un simbolo unico, con la scritta "Calenda" e sotto, più piccoli, i simboli dei due partiti.
Poco più tardi, lo stesso Calenda, intervistato in diretta sul sito de La Stampa dal direttore del quotidiano torinese, Massimo Giannini, apre la porta all'intesa ma resta assai prudente: "Spero che nasca il terzo polo, ci sono le condizioni perché accada. Al momento - aggiunge - c'è una discussione con Italia Viva che dev'essere chiara: abbiamo il compito di integrare due corpi. No, oggi non c'è un incontro e posso assicurare che l'accordo non c'è ancora". Poi, ribadisce che per Azione non esiste il problema della raccolta delle firme per la presentazione del simbolo. Tuttavia, per essere assolutamente certi di correre alle elezioni, la soluzione sarebbe quella di presentarsi con Italia Viva. Altrimenti, appunto, raccogliere le firme: la norma prevede che le firme debbano essere 36.750 per i 49 collegi della Camera e 19.500 per i 26 collegi del Senato , da presentare entro il 21-22 agosto.
Fonte foto: Flickr e Commons Wikimedia
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