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Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull'Ucraina attraverso l'audio diffuso dall'agenzia di stampa LaPresse hanno provocato reazioni non solo nel centrodestra ma anche nel centrosinistra: Giuseppe Conte, durante un colloquio con i giornalisti, ha dichiarato:

"Alla luce delle ultime e più complete dichiarazioni del presidente Berlusconi sul conflitto russo-ucraino emerge un chiaro indirizzo di politica estera del tutto inaccettabile per il nostro Paese, perchè pone in discussione la premessa fondamentale che l'Italia non può discutere, e cioè che l'aggressione militare russa sia ingiustificata.
Alla luce di queste nuove dichiarazioni si pone adesso seriamente un problema per il nostro Paese: non credo che possa essere accettato che Forza Italia esprima un ministro degli Esteri come emerge dalle indiscrezioni. È un problema serio per la credibilità e l'immagine del nostro Paese anche all'estero - ha aggiunto -. È una questione politica seria che poniamo con forza e porremo con chiarezza anche al presidente Mattarella nel corso delle consultazioni".

Poco prima il leader del Movimento 5 Stelle aveva annunciato la partecipazione del suo partito insieme a diverse associazioni alla marcia della pace il prossimo 5 novembre.

"Cari amici, avete notato che in questi giorni non si sente più la parola, pace. Stiamo parlando solo di armi, di strategie militari, di nuovi invii di arsenali bellici, ma le ipotesi di negoziato, il lavoro diplomatico, le speranze di pace, sembrano non scaldare i cuori di politica e media mainstream. Sabato 5 novembre a Roma verrà ospitata una grande manifestazione nazionale per chiedere la pace in terra ucraina. Si tratta di una mobilitazione apartitica promossa proposta dalla Rete Pace e Disarmo composta da associazioni, società civile, semplici cittadini. Il Movimento 5 Stelle risponde presente a fianco di associazioni e cittadini per far tacere le armi e parlare la politica".

Fonte foto: Commons Wikimedia

Pagina Fb di Giuseppe Conte