Tu sei qui: Salute e BenessereFegato collegato al cuore, eccezionale trapianto all'ospedale di Torino: salvata bimba 5 anni
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 12 dicembre 2022 07:44:31
Innovativo trapianto fegato-cuore all'ospedale Molinette di Torino, dove una bimba cinese di 5 anni è stata salvata da un raro tumore.
Come riporta ANSA, la piccola, nata nel capoluogo piemontese da genitori di origine cinese, si trovava in Cina nel giugno 2021 al momento dell'insorgenza della rara ma gravissima patologia tumorale del fegato, tipica dell'età pediatrica, l'epatoblastoma.
Tornata in Italia con la famiglia, la bambina ha iniziato un anno dopo le cure con chemioterapici di ultima generazione all'Oncoematologia pediatrica del Regina Margherita, diretta dalla professoressa Franca Fagioli. Dopo gli ottimi risultati della terapia oncologica, i medici hanno raggiunto l'obiettivo di far regredire il tumore all'interno dei criteri utili per candidare la piccola all'unica terapia potenzialmente radicale e risolutiva: il trapianto di fegato.
"Si è trattato di un intervento eccezionale, - spiega il professor Renato Romagnoli, che dirige l'équipe chirurgica del Centro Trapianti di fegato dell'ospedale - che non abbiamo mai fatto in questo modo su un bambino, ma con una tecnica già sviluppata sugli adulti per trombosi della vena cava. È stato necessario un donatore con certi tipi di caratteristiche, cioè che avesse la disponibilità di tutta la vena retroepatica e di parte dell'atrio destro del cuore, quindi che non dovesse dare il cuore in donazione. Servivano tutte queste parti perché in sostanza dovevamo arrivare dal piano inferiore, dove c'è il fegato, fino a quello superiore, dove c'è il cuore, e l'abbiamo fatto usando tutta la vena retroepatica e parte dell'atrio destro del donatore per collegare il fegato in continuità al cuore".
Dopo pochi giorni dal trapianto, la bambina è stata dimessa dalla Rianimazione: ora sta procedendo con il recupero post-operatorio nella Gastroenterologia pediatrica, in attesa di essere nuovamente trattata con terapie di consolidamento all'Oncoematologia pediatrica.
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