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Avviate ieri le operazioni di rimpatrio degli italiani rimasti bloccati a Wuhan, primo focolaio del contagio da coronavirus. Dei sessantasette italiani, cinquantasei sono giunti questa mattina alle 10 all'aeroporto militare di Pratica di Mare, a Roma, dove sono tuttora sottoposti a controllo prima del trasferimento alla Città militare della Cecchignola per due settimane di quarantena. Pochi italiani, meno di una decina, hanno deciso di restare a Wuhan, in quarantena ormai da dieci giorni.

Mauro Laiso, militare di Maiori, si occupa della bonifica del personale nell'Operazione "Dragone" a Pratica di Mare. Una volta atterrati, infatti, gli italiani passeranno per tre zone: verde, gialla e rossa. Laiso sta partecipando alle operazioni di decontaminazione del personale di bordo entrato in contatto con i passeggeri durante il volo di 13 ore. I passeggeri italiani saranno quindi sottoposti a screening mirati nella tenda appositamente allestita. Nel campo è stata predisposta anche una stanza a pressione negativa per i passeggeri che abbiano presentato i sintomi del coronavirus.

Nel frattempo, i casi di contagio registrati al di fuori dalla Cina risultano al momento 130.