Salute e BenessereImpiantata per la prima volta in Italia una retina artificiale a 70enne non vedente

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Impiantata per la prima volta in Italia una retina artificiale a 70enne non vedente

La retina impiantata al paziente, affetto da una grave forma di retinite pigmentosa che gli ha causato la perdita della vista, si chiama NR600 ed è stata usata per la prima volta in Italia

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 27 ottobre 2021 11:07:34

È stata impiantata per la prima volta in Italia una retina artificiale di ultima generazione per risolvere la cecità. A darne notizia è l'ANSA.

L'intervento ha riguardato un settantenne non vedente che, al risveglio, ha percepito la luce, tramite speciali occhiali.

Effettuato dal direttore della Uoc Oculistica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs e Ordinario di Clinica Oculistica all'Università Cattolica campus di Roma, Stanislao Rizzo, è durato appena due ore.

La retina impiantata al paziente, affetto da una grave forma di retinite pigmentosa che gli ha causato la perdita della vista, si chiama NR600 ed è stata messa a punto dalla start up Nano Retina, che ha il suo quartier generale a Herzliya, la 'Silicon Valley' israeliana, nei pressi di Tel Aviv.

Quello effettuato al Gemelli - riferisce lo stesso Policlinico in una nota - è il sesto impianto (il primo in Italia) nell'uomo del nuovo device, dopo quelli effettuati lo scorso anno in Israele e in Belgio (i pazienti operati finora hanno un'età dai 59 agli 81 anni).

La retina è frutto di oltre un decennio di ricerche: gli elettrodi tridimensionali dei quali è composto, penetrano tra le cellule retiniche, andando a prendere il posto dei fotorecettori (le cellule specializzate che permettono di 'vedere'), attivando con i loro impulsi le cellule ganglionari che trasmettono l'informazione al cervello, facendola viaggiare lungo le vie ottiche.

L'impianto di questo device ripristina una parte della funzionalità retinica, ma non restituisce la vista.

«Immediatamente dopo l'impianto il paziente può tornare a 'vedere' la luce - si legge nella nota del Gemelli - ma in genere il programma di riabilitazione viene avviato dopo un paio di settimane dall'intervento».

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