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L'asparago, appartenente alla famiglia delle Liliacee, è la giovane gemma della pianta nota come turione. Ne esistono diverse varietà - verdi, bianchi o violetti - che si distinguono per il colore e la delicatezza del sapore. Al momento dell'acquisto è bene scegliere esemplari dritti, con le punte ben chiuse e la polpa interna compatta e tenera: più a lungo resta dopo la raccolta, più perde turgore e freschezza.

Dal punto di vista nutrizionale, l'asparago è un ortaggio leggero (35 calorie per 100 g), ricco di acqua, potassio (198 mg), vitamina A (155 mcg) e vitamina C (33 mg). Contiene inoltre fosforo e vitamina B, che lo rendono utile nei casi di astenia. La sua caratteristica più nota è l'azione diuretica, evidente anche dall'odore particolare che le urine assumono dopo il consumo. Questa proprietà lo rende prezioso nei casi di idrope, calcoli renali, gotta e reumatismi, ma ne sconsiglia l'assunzione frequente a chi soffre di patologie renali importanti.

Grazie alla presenza di vitamina A e manganese, l'asparago sostiene l'attività del fegato, apporta benefici alla pelle e contribuisce al benessere generale dell'organismo.

Per gustarlo al meglio, può essere lessato brevemente o cotto a vapore, condito con olio extravergine e limone, evitando salse troppo ricche come burro, uova o formaggio, che ne rallentano la digestione. Ottimo anche crudo, grattugiato e aggiunto alle insalate, l'asparago è un protagonista indiscusso della primavera, capace di coniugare gusto e salute.

Foto di repertorio Yvonne Huijbens da Pixabay