Tu sei qui: Salute e BenessereLa scienziata napoletana Francesca Santoro sviluppa bio-chip che imita la retina: potrebbe aiutare contro Alzheimer e Parkinson
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), venerdì 12 gennaio 2024 11:12:48
Un team internazionale guidato da Francesca Santoro, ricercatrice napoletana del Forschungszentrum Jülich e docente dell'Università RWTH di Aquisgrana, ha sviluppato un biochip intelligente che imita la pelle retina dell'occhio.
Con tale e simile bioelettronica, il team spera di poter correggere malfunzionamenti del corpo e del cervello, o, nello specifico, "riparare" il sistema nervoso danneggiato in caso di malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer o il Parkinson, andando a sostituire i neuroni danneggiati.
Lo studio è stato realizzato con lo sforzo congiunto di scienziati dell'Istituto Italiano di Tecnologia, Rwht Aachen University, Forschungszentrum Jülich e Università degli Studi di Napoli Federico II, ed è stato pubblicato sulla rivista scientifica "Nature Communications".
La fusione tra uomo e macchina è l'epitome della narrativa fantascienza. In realtà, i primi passi verso tali cyborg sono stati fatti molto tempo fa: le persone indossano pacemaker contro disturbi del ritmo o protesi coclea per migliorare la capacità uditiva. E gli impianti retinici aiutano quasi i ciechi a vedere almeno un po'.
Un nuovo chip potrebbe aiutare a far fondere ancora meglio gli impianti retingici con il corpo umano in futuro: si basa su polimeri conduttivi e molecole sensibili alla luce che possono essere utilizzate per imitare la pelle della retina, compresi i percorsi visivi.
foto: RWTH Aachen University
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