Tu sei qui: Salute e BenessereNapoli, si presenta all'Ospedale Pellegrini con dolore toracico: aveva un tappo di bottiglia bloccato nell'esofago!
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 8 ottobre 2025 08:00:00
Attimi di apprensione all'Ospedale Pellegrini di Napoli, dove nei giorni scorsi Marco (nome di fantasia per tutelarne la privacy) si è presentato al pronto soccorso con un dolore toracico persistente.
Il paziente ha riferito ai medici un dolore retrosternale intenso, non associato a sforzo fisico né a difficoltà respiratorie.
Gli esami cardiologici di routine — elettrocardiogramma ed enzimi cardiaci — sono risultati negativi, escludendo una causa ischemica. Tuttavia, il dolore è continuato, accompagnato da una sensazione di corpo estraneo e da dolore alla deglutizione.
A quel punto, i medici dell'Unità Operativa Complessa di Pronto Soccorso, diretta dal dottor Emilio Bellinfante, decidono di approfondire il caso con una radiografia del torace, nonostante Marco non ricordasse episodi di ingestione, né volontari né accidentali, né avesse mai riferito sintomi gastroesofagei precedenti.
La radiografia evidenzia un'ombra radiopaca rotondeggiante a livello dell'esofago medio: ciò che inizialmente sembrava un comune disturbo cardiaco si rivela invece un caso singolare. Un tappo di bottiglia, ingerito accidentalmente e rimasto inosservato per giorni, era rimasto incastrato nell'esofago.
Marco viene quindi trasferito presso l'Unità Operativa Complessa di Chirurgia, diretta dal professor Alberto D'Agostino, dove viene sottoposto a un'esofagogastroduodenoscopia urgente, in sedazione profonda, con intubazione in sala operatoria.
La rimozione endoscopica è eseguita dal dottor Vittorio D'Onofrio, responsabile della Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Gastroenterologia ed Endoscopia dell'Ospedale Pellegrini, coadiuvato dalle infermiere Rosaria Sarnelli e Silvana Sarnelli, e dall'equipe medica e infermieristica della chirurgia.
L'esame endoscopico ha evidenziato la presenza di un tappo di bottiglia metallico con bordo a corona, incastrato a circa 28 cm dagli incisivi, con edema e iniziale ulcerazione della mucosa circostante. La procedura di rimozione è stata effettuata con una pinza di presa tipo "rat-tooth", associata a un cappuccio protettivo montato sull'endoscopio. L'estrazione è avvenuta in un unico tempo, senza provocare traumi alla parete esofagea.
"Grazie all'approccio multidisciplinare da parte dei medici del Presidio Ospedaliero Pellegrini, e al tempestivo intervento endoscopico, che è stato risolutivo, l'esperienza del nostro paziente si è risolta nel migliore dei modi. Il corpo estraneo è stato rimosso senza complicanze e Marco è potuto tornare a casa in serata senza alcun trauma e con rapida risoluzione dei sintomi", queste le parole del direttore sanitario Maria Corvino.
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