Tu sei qui: Salute e Benessere«Restate a casa, non sottovalutate la situazione», l’appello di un’infermiera della Costiera che lavora a Milano
Inserito da (Maria Abate), lunedì 9 marzo 2020 18:33:58
«Dovete restare a casa. I decreti e le ordinanze degli ultimi giorni non sono troppo severi. Gli ospedali al Sud non saprebbero gestire un contagio troppo esteso».
A lanciare quest'accorato appello un'infermiera originaria della Costa d'Amalfi che lavora nel blocco operatorio di un ospedale del milanese. Non possiamo, come da contratto con la propria azienda ospedaliera, fare il suo nome, ma ci assicura che ogni giorno tira un respiro di sollievo nell'apprendere che non ci sono casi in Costiera amalfitana.
«Mi rivolgo ai giovani, soprattutto. Rinunciate al sabato sera al bar, la situazione è molto più seria di quanto crediate, non sottovalutatela», ha detto.
Ogni giorno, sopra la divisa da infermiera, indossa la tuta protettiva, quindi inforca guanti, mascherina e visiera e si reca in reparto. Lì vede i malati con i suoi occhi. E, ci assicura, non sono tutti anziani. Ci sono giovani intubati con polmonite interstiziale bilaterale, magari perché fumatori o immunodepressi. Ormai l'ospedale trasforma i reparti in zone per ospitare i contagiati da coronavirus perché il reparto di malattie infettive non basta più. E così nel suo blocco operatorio devono attenersi a effettuare interventi soltanto ai casi urgenti, mentre le operazioni programmate sono state sospese. Altri pazienti devono essere trasferiti in altri ospedali perché in reparto non c'è posto. Nella terapia intensiva non c'è più posto: nella peggiore delle ipotesi si dovrà scegliere, in base all'età, tra chi ricoverare e chi no.
«Se gli ospedali qui stanno andando in difficoltà a ospitare tutti i contagiati da covid-19, immaginatevi cosa potrebbe accadere in Campania o, peggio, in Costiera Amalfitana, dove il Presidio ospedaliero non è attrezzato per un'eventuale emergenza», ha spiegato.
Quindi l'appello spassionato a non uscire se non per reali necessità: «Ora che dal nord molti sono ritornati al Sud la mia raccomandazione è ancora più seria. Restate a casa a guardare un film, a leggere un libro, a studiare. Gli anziani rinuncino alla partita a carte al bar: sono un patrimonio importante della nostra società e, in ospedale, a noi piange il cuore quando non sentiamo più il loro battito».
«Noi sanitari stiamo facendo un lavoro immane ma non basta. Ci serve l'aiuto dei cittadini. Tutti insieme dobbiamo evitare che ci sia un contagio in Costa d'Amalfi, anche questo è amore per la propria terra», ha chiosato.
(Immagine di repertorio)
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