Tu sei qui: Salute e Benessere"Tumori solidi nel bambino", dal convegno del Ruggi: «Reparto d'eccellenza, ma mancano risorse umane»
Inserito da (Maria Abate), lunedì 17 febbraio 2020 09:10:45
Ricerca e speranza. Questo il doppio binario sul quale scorre la Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile, l'iniziativa promossa insieme all'Organizzazione Mondiale della Salute da Childhood Cancer International, la rete globale di 188 associazioni locali e nazionali guidate da genitori, con sede in 90 paesi e 5 continenti in programma per tutta la giornata di ieri, sabato 15 febbraio, anche a Salerno presso l'Aula Scozia dell'AOU San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona grazie a FIAGOP (Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncologia Pediatrica) AIEOP (Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica) e la Onlus salernitana OPEN (Associazione Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma).
Per l'occasione è intervenuto il gotha dell'oncologia italiana sulle neoplasie solide, ma ha accolto l'invito anche il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha preso parte alla giornata per ribadire un impegno importante.
«Abbiamo destinato 160 milioni di euro sulla ricerca contro il cancro - ha detto il Governatore - dando all'insieme dei ricercatori l'obiettivo di produrre un vaccino contro le diverse tipologie di tumori nell'arco di 3/5 anni. Un obiettivo ambizioso, una scelta coraggiosa. Una commissione internazionale ha selezionato le tre linee di ricerca da finanziare e credo che da qui a qualche mese avremo già un primo risultato. Abbiamo lavorato in questi anni per ricostituire il registro tumori in Campania e oggi siamo una Regione che ha la copertura del 100% della popolazione che ha problemi oncologici: Campania e Piemonte sono le uniche due regione ad avere il registro del tumore pediatrico».
"Tumori solidi nel bambino: stato attuale e prospettive", questo il tema del convegno promosso da FIAGOP, AIEOP e OPEN. Si è partiti da un dato: quasi 1000 nuovi casi diagnosticati ogni anno. I tumori solidi dell'età pediatrica rappresentano una percentuale importante dei circa 1500 tumori rilevati in Italia ogni anno, in bambini di età compresa tra 0 e 14 anni.
«Credo che si possa declinare la Giornata Mondiale sotto due aspetti - ha dichiarato Angelo Ricci, presidente FIAGOP - da un lato, nei nostri paesi, spingiamo per migliorare la qualità di vita di chi affronta la malattia; per ridurre gli effetti collaterali, in particolare quelli tardivi; per tutelare i diritti dei bambini delle loro famiglie e, soprattutto, per aumentare le percentuali di guarigione, che pure hanno raggiunto risultati straordinari rispetto a qualche decennio fa, giungendo a oltre l'80% dei casi. Da un altro lato non possiamo non pensare a chi vive nella parte "sbagliata" del pianeta, dove l'accesso alle cure è tutt'altro che garantito e dove le percentuali sono esattamente invertite. In quei paesi, solo il 20% guarisce. Se il cancro non ha confini, non dovrebbero averli neanche le cure».
Oggi in Italia le persone guarite da tumore pediatrico sono circa 50.000, con un'età media di 29 anni, ma al di là del dato positivo, occorre tenere in conto il fatto che, in conseguenza dei trattamenti subiti potrebbero sviluppare effetti collaterali tardivi, anche gravi, che variano in base al tipo di trattamento ricevuto. Le necessarie attività di follow-up alle quali devono sottoporsi sono contenute in uno speciale documento, il Passaporto del guarito, sviluppato grazie ad un progetto europeo coordinato da Riccardo Haupt, Responsabile del Servizio di Epidemiologia e Biostatistica e dell'ambulatorio "DOPO" acronimo di Diagnosi Osservazione e Prevenzione dopo terapia Oncologica, Direzione Scientifica dell'IRCSS Istituto Gaslini, Genova.
«Molti dei guariti sono già entrati o stanno per entrare nell'età adulta. Questo momento di transizione dal mondo pediatrico è particolarmente critico e delicato - ha detto Haupt - a volte succede che i lungo-sopravviventi fanno fatica a trovare un referente che li possa seguire più avanti negli anni. Si stima che in Italia un cittadino su 1300 sia un guarito da tumore pediatrico e che quindi, vista la relativa rarità di questa condizione, non tutti i medici siano informati sulle possibili complicazioni a distanza delle terapie antitumorali ricevute in età pediatrica. Il Passaporto, adottato già in molti centri AIEOP e presto disponibile per tutti, oltre ai dati sulla storia di malattia di ogni persona, contiene una serie di raccomandazioni per il monitoraggio a lungo termine degli organi o appartai potenzialmente a rischio. Le raccomandazioni sono specifiche per ogni soggetto e sono basate su linee guida internazionali approvate».
A fare il punto su Salerno e la Campania è stato il Dottor Giuseppe Scimone, responsabile del reparto di Radioterapia Pediatrica del Ruggi. Settantanove le neoplasie ematologiche curate nel decennio 2009 - 2019 (61 linfoma di Hodgkin e 12 leucemie) per lo stesso periodo la casistica della radioterapia ha registrato 71 tumori cerebrali, 151 le neoplasie solide, che hanno colpiti bambini provenienti principalmente da Napoli e poi da Caserta, Salerno, Avellino e Benevento. Sette i casi di piccoli pazienti extraregione, 3 quelli di origine ucraina. «Il presente è la collaborazione con il Pausilipon di Napoli - ha sottolineato Scimone - in dieci anni abbiamo fatto tanti passi in avanti. L'unica criticità è nelle risorse umane: spero negli specializzanti».
Il mito dell'andare all'estero a curarsi perché lì ci siano cure migliori è da sfatare. In campo encoematologico pediatrico l'Italia non ha nulla da invidiare.
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