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Bobo Vieri compie 50 anni. Importante traguardo per uno uno dei più forti attaccanti della storia del calcio italiano ed uno dei più forti della sua generazione.

Nato a Bologna, città dove giocava il padre, a 4 anni emigrò in Australia. Ritornò in Italia da ragazzino con una sola ambizione: diventare un calciatore professionista e giocare in Serie A. Riuscì a realizzare entrambi i sogni e, dopo gli inizi tra Torino, Pisa, Ravenna, Pisa e Atalanta passò alla Juventus. Chiude la stagione con la Juventus con 14 gol segnati, vincendo lo scudetto, la Supercoppa UEFA e la Coppa Intercontinentale e arrivando a disputare la finale di Champions League, persa contro il Borussia Dortmund.

Poi i trasferimenti all'Atletico Madrid (squadra con la quale vinse la classifica marcatori e quindi la vittoria del Trofeo Pichichi), poi alla Lazio (dove trascinò i biancocelesti alla conquista della Coppe delle Coppe) e all'Inter, con cui rimase sei stagioni. Nonostante le ottime prestazioni e i tanti gol, Bobo non riuscirà a fregiarsi dello scudetto, perso nel 2003 all'ultima giornata a causa della sconfitta contro la Lazio.

"È davvero un peccato che sia finita in un determinato modo. Amavo l'Inter, ho dato tutto, mi sono ammazzato per la maglia nerazzurra, ogni giorno. Agli allenamenti ero il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via. Non mi sono mai tirato indietro e a volte ho giocato nonostante non stessi in piedi".

Dopo altri trasferimenti al Milan, al Monaco e alla Fiorentina, Bobo concluse la carriera all'Atalanta nel 2009.

"Quando ho smesso è perché non avevo più voglia di giocare. Ma se tornassi indietro giocherei altri 4-5 anni. Del calcio mi manca la compagnia dei compagni, gli scherzi, il divertimento".

Ben 13 squadre, ma forse il primo vero amore per Bobo fu la maglia della Nazionale italiana, con cui disputò due mondiali e segnò 9 goal (record italiano di marcature insieme a Paolo Rossi e Roberto Baggio). Fu lui a trascinare gli azzurri nei tornei 1998 e 2002: nel primo segnò 5 gol, mentre nel secondo andò a segno 4 volte, compreso l'ottavo di finale perso contro i padroni di casa della Corea del Sud. Non rientrò tra i convocati del vittorioso Mondiale 2006 a causa di un infortunio.

"È stata dura perché mi ero rotto il ginocchio un mese prima. E' stato brutto non andare, perché io impazzivo per la nazionale. Volevo essere lì con loro ad alzare quella Coppa...".

Punto di riferimento e ispiratore del bomberismo, del "movimento goliardico" che ha spopolato negli anni nel panorama dei social network, Vieri rimane ancora oggi, nonostante siano passati molti anni dal suo ritiro, l'idolo di molti ragazzini che sognano di fare la bella vita del calciatore. Nel 2020, insieme a Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano ha dato vita alla Bobo TV, trasmessa in streaming su Twitch.

Foto: Nazionale Italiana di Calcio