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Sven-Göran Eriksson, noto come "Svennis", è scomparso all'età di 76 anni dopo una battaglia contro un cancro al pancreas in fase terminale.

La sua carriera di oltre 40 anni lo ha visto diventare l'unico allenatore ad aver vinto il double (campionato e coppa nazionale) nello stesso anno in tre paesi diversi: Svezia, Portogallo e Italia.

Eriksson iniziò la sua carriera in Svezia, guidando l'IFK Göteborg alla vittoria in Allsvenskan, Coppa UEFA e Coppa di Svezia nel 1982.Questo successo lo lanciò sulla scena internazionale, portandolo a lavorare per grandi club come Benfica, Roma, Fiorentina, Sampdoria e soprattutto Lazio, con cui vinse lo scudetto nel 2000, il secondo della storia del club, oltre alla Coppa delle Coppe e alla Supercoppa UEFA. Nel 2001 diventò il primo allenatore straniero della nazionale inglese, guidando i Three Lions per 67 partite fino al 2006.

Poco prima della sua scomparsa, Eriksson aveva registrato un messaggio d'addio nel documentario "Sven", riflettendo sulla vita e sulla morte con positività e gratitudine.

"Ho avuto una bella vita, sì", ammise. "Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo. Ma la vita riguarda anche la morte. Dovete imparare ad accettarlo, per quello che è. Speriamo che alla fine la gente dica: 'Sì, era un brav'uomo'. Ma non tutti lo diranno. Spero che mi ricorderanno come un uomo positivo".

"Non essere dispiaciuto. Sorridi". Grazie di tutto: allenatori, giocatori, pubblico. È stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi, prendetevi cura della tua vita e vivetela. Fino alla fine", concluse.

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