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Il tribunale di Mosca ha emesso una condanna a 9 anni di reclusione per Brittney Griner, la giocatrice della squadra americana di pallacanestro femminile delle Phoenix Mercury.

Come riportato da Skytg24, l'atleta è stata giudicata colpevole di traffico di droga.

Arrestata all'aeroporto di Mosca il 17 febbraio, era stata fermata nella zona controlli in possesso di prodotti a base di marijuana che, secondo la sua difesa, utilizzava per scopo terapeutico.

Il processo è iniziato il primo luglio e Griner si è dichiarata subito colpevole, chiedendo scusa per il suo comportamento. "Ho commesso un errore in buona fede e spero che la mia vita non finisca qui", ha dichiarato la due volte campionessa olimpica in lacrime.

Dopo quasi sei mesi di prigionia, ieri è arrivata la sentenza di condanna a 9 anni di detenzione, come aveva richiesto il procuratore Nikolai Vlasenko.

I legali dell'atleta hanno già comunicato che faranno ricorso. Per loro si tratterebbe di ''un verdetto assolutamente irragionevole con il quale la Corte ha completamente ignorato le prove della difesa e, soprattutto, l'ammissione di colpevolezza".

Non è però finita qui per la giocatrice, che all'interno dei colloqui tra Russia e Stati Uniti nell'ambito della guerra in Ucraina, potrebbe essere oggetto di uno scambio di prigionieri. La Russia otterrebbe il trafficante di armi Viktor Bout, detenuto negli Stati Uniti, mentre l'amministrazione Biden potrebbe riportare Griner a casa, dopo averla definita pubblicamente come "ingiustamente detenuta".

"La condanna al carcere della cittadina americana Brittney Griner è inaccettabile'', ha dichiarato il Presidente degli Stati Uniti: "Mosca sta detenendo ingiustamente Brittney. Chiedo di rilasciarla immediatamente in modo che possa stare con sua moglie, i suoi cari, gli amici e i compagni di squadra''.

(Foto: Brittney Griner)