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Luciano Spalletti ha annunciato ieri che la partita contro la Moldova, in programma stasera, lunedì 9 giugno, allo stadio "Città del Tricolore" di Reggio Emilia, sarà la sua ultima da commissario tecnico della Nazionale. Fatale la sconfitta per 3-0 in casa della Norvegia che ha compromesso la qualificazione ai Mondiali 2026.

"Il presidente mi ha comunicato che sarò sollevato dall'incarico di Ct. - ha spiegato - A me è dispiaciuto: non avevo intenzione di mollare, soprattutto quando le cose non vanno bene avrei preferito rimanere al mio posto e continuare a fare il mio lavoro. Però poi devo prendere atto, anche in virtù del buonissimo rapporto con il presidente, di quello che è stato il percorso, i risultati, la sua disponibilità nei miei confronti. Visto che questo ruolo l'ho interpretato come un servizio alla patria, è mia intenzione agevolare in ogni modo il futuro della Nazionale".

Al termine della partita, Spalletti risolverà il suo contratto con la FIGC.

In vista del match con la Moldova, Spalletti si aspetta una reazione della squadra dopo la brutta sconfitta in Norvegia. Allo stadio sono attesi almeno 17.000 spettatori. "Ho sempre sostenuto che i miei calciatori siano forti", ha detto, ma si è assunto la responsabilità dei risultati mancati. Ha lodato il sostegno della Federazione e ribadito amore per la maglia e per il gruppo: "Voglio chiudere con una bella vittoria", ha dichiarato, convinto che i giocatori siano "gli uomini giusti per andare al Mondiale".

Alla domanda se si è sentito tradito da qualcuno, il Ct ha preso una pausa, poi ha elencato i nomi dei suoi più stretti collaboratori prima di lasciare, visibilmente emozionato, la conferenza stampa tra gli applausi. Nella mattinata, il presidente della FIGC Gabriele Gravina, dal palco del Festival della Serie A a Parma, aveva difeso Spalletti parlando di "attacchi strumentali e inutili" e definendolo "una persona straordinaria".

Foto: Nazionale di calcio dell'Italia