Tu sei qui: Storia e StorieAfflusso incontrollato di turisti: già nel 2003 albergatori ed operatori esprimevano preoccupazioni sul futuro di Positano
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 16 gennaio 2024 16:49:40
Gli albergatori ed operatori turistici di Positano già nel lontano 2003 esprimevano preoccupazione per il futuro turistico della città a causa dell'afflusso incontrollato di persone via mare e via terra, che già allora stava compromettendo l'equilibrio turistico del luogo.
In una missiva inoltrata alle istituzioni - in primis al Presidente della Giunta Regionale Campana; all'Assessore Regionale ai Trasporti e al Sindaco del Comune di Positano dall'Associazione Provinciale Albergatori Salerno datata 27 ottobre 2003 chiedevano alle istituzioni di adottare misure adeguate.
Spiegavano che il successo turistico di Positano si basava (ancora oggi) su elementi come "mare, sole, silenzio, sicurezza e cultura", i quali, sempre più rari, sono determinanti per il successo della località turistica e chiedevano alle istituzioni di considerare Positano con lo stesso rispetto riservato a un Parco Nazionale, al fine di preservare le sue risorse e il suo ambiente:
"A cosa andiamo incontro oggi è sotto gli occhi di tutti, - si legge in una nota dell' A. P. A. S. (Associazione Provinciale Albergatori Salerno) sez. Positano del 27 ottobre 2003 - un'incontenibile affluenza dal mare e dalla terra con autobus e navi che per numero e dimensioni rendono la vita insostenibile e che se non controbilanciata da opportune misure che considerino Positano con lo stesso rispetto che si adotta per un Parco Nazionale, (vedi ad esempio il riconoscimento ricevuto da Positano dall'UNESCO quale Patrimonio dell'Umanità) ci porterà al progressivo degrado del nostro sistema con l'allontanamento di importanti flussi turistici vitali per la nostra economia, la perdita di produttività e la conseguente ripercussione a danno degli investimenti e dell'occupazione sarebbe inevitabile!".
Gli albergatori evidenziavano la mancanza di sinergie tra pubblico e privato, sottolineando che le compagnie di navigazione avevano attivato tali sinergie solo con l'Amministrazione Regionale: "Vi sembra democrazia questa?!". Per non parlare del traffico intenso, dell'inquinamento e dei rischi per la sicurezza dovuti all'elevato numero di arrivi e partenze via mare.
Chiedevano, quindi,
1) che per l'approdo di Positano venga trovata altra idonea sistemazione lontano dal centro abitato e dalle spiagge adibite alla balneazione.
2) che la gestione del molo se ristrutturato, venga affidata inderogabilmente al Comune di Positano e che la nostra Associazione sia responsabilmente interessata nella definizione delle linee da destinare alla nostra località turistica;
3) che il traffico marittimo tocchi Positano solo con le linee di collegamento relative alle destinazioni turisticamente più importanti della nostra costa ed isole con un massimo di 8 approdi giornalieri;
4) che sia vietata la navigazione e di conseguenza l'attracco a tutte quelle imbarcazioni obsolete che non rispettano le norme sull'inquinamento ambientale e sulla sicurezza;
5) che sia vietato l'utilizzo di imbarcazioni con una capacità di carico superiore ai 200 passeggeri;
6) che sia vietato l'uso di segnalazioni acustiche, musica e altoparlanti per spiegazioni di tour guidati entro 350 metri dalla costa o dalla linea del bagnasciuga;
7) che sia istituita una tassa di sbarco per ogni passeggero in transito da destinare al Comune di Positano per la realizzazione ed il mantenimento di servizi essenziali alla collettività quali bagni pubblici, pulizia degli arenili e del mare, pulizia della Città, mantenimento di un presidio medico attrezzato per tutta l'estate, acquisto di arredo urbano (ad es. panchine, cestini per i rifiuti, corrimano per le innumerevoli scale, zone verdi ecc.);
Una lettura interessante che, per chi ne ha piacere, abbiamo allegato a questo articolo.
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