Tu sei qui: Storia e Storie“C'era una volta a Positano”: nel romanzo di Fabrizio Sabelli si intrecciano leggenda e realtà
Inserito da (Maria Abate), venerdì 13 settembre 2019 08:54:09
La Costiera fa sognare turisti e... scrittori. "C'era una volta a Positano" è il romanzo di Fabrizio Sabelli edito nel giugno 2019 dalla casa editrice Alpes nella collana La luna e il tasso. 171 pagine racchiudono una fitta trama fatta di leggenda, fantasia e luoghi da sogno, ma anche quotidianità e realtà. L'autore, in passato, ha vissuto lunghi periodi a Positano e nel suo libro traspone ciò che ha visto durante il suo soggiorno. Molti dei personaggi sono realmente esistiti e sono vere le loro storie.
Angelica, un'enigmatica ed energica donna di Positano, dalla complessa personalità, sfida potenti affaristi internazionali che insieme alla camorra stanno per impossessarsi del "paese verticale". Un racconto sorprendente, tragicomico, che coinvolge personaggi storici convocati dall'al di là e perfino le ammalianti sirene originarie del luogo. "L'anima" di Positano è il personaggio principale di questo racconto. Il paese della costiera amalfitana, noto per il suo fascino e la sua storia, è presente in tutta la vicenda al pari di un personaggio vivente e fatato all'insaputa di tutti, inclusi i suoi stessi abitanti. Come se fossero consapevoli di quel suo misterioso potere, imprenditori spregiudicati e associazioni camorristiche tentano d'impossessarsene con l'intenzione di trasformarlo in una colonia residenziale, destinata in esclusiva a un pugno di miliardari internazionali.
Con la discreta complicità del suo compagno - un regista di origini greche sbarcato per caso nel "paese verticale" - una donna dalla complessa personalità, originaria del luogo, parte in guerra contro i nuovi colonizzatori. È una sognatrice ribelle. Sono suoi complici un pugno di anziani del paese e una banda di illustri stranieri che scelsero Positano come luogo di residenza e continuano a "viverci" dopo essere passati a miglior vita. Le sole armi possedute dalla donna sono i suoi sogni e le sue favole, derivati da frammenti di storie vere, persuasa com'è che le sue utopie realizzabili avranno la meglio sui diabolici progetti dei futuri conquistatori del paese e che tutta la popolazione scoprirà, un giorno, i piaceri di un nuovo stile di vita e di lavoro.
In un mondo dilaniato da crisi economiche e da catastrofi ambientali, Positano è chiamato a divenire un esempio di cambiamento radicale. "C'era una volta a Positano" non è solamente un romanzo contaminato dalla fantasia e dalle derive fabulatorie del suo personaggio principale. È una storia germinata da una visione antropologica del nostro mondo, nella quale sono presenti momenti di comicità - il convegno mondiale dei "fancazzisti" - ed episodi tragici, analoghi a quelli di un thriller, come la misteriosa uccisione di un noto danzatore del Bolshoi.
«È dedicato a tutti i positanesi», ha detto l'antropologo al fotografo Massimo Capodanno, durante una chiacchierata informale, anticipando che la presentazione del libro dovrebbe avvenire ad ottobre.
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