Tu sei qui: Storia e Storie"Condizioni demenziali" Arrigo Cipriani non usa mezzi termini, lunedì resterà chiuso l'Harry's Bar di Venezia
Inserito da (admin), martedì 12 maggio 2020 22:48:51
E' arrabbiato Arrigo Cipriani, patron dell'Harry's Bar di Venezia, lo storico locale a due passi da piazza San Marco fondato 89 anni fa dal padre e mai chiuso. In una nota dell'Ansa il suo messaggio che non risparmia critiche alle misure di contenimento, definite "demenziali".
«Lunedì non riapro, con quelle linee guida è impossibile. Sono condizioni demenziali scritte da gente senza idee e se resteranno così, non si riapre né lunedì né mai più.»
L'Harry's Bar è anche ristorante, monumento nazionale, meta di artisti del calibro di Charlie Chaplin, Arturo Toscanini e Ernest Hemingway, che conta 27 'filiali' in tutto il mondo.
Cipriani se la prende con le norme "decadenti che neanche nel Medioevo.." e fa qualche esempio: «Ci dovrebbero essere 4 metri quadrati attorno ai commensali e dovrò chiedergli l'autocertificazione, per sapere in che rapporti sono tra loro. E' pazzesco. Sulla prenotazione, scrivono che è 'preferibilmente obbligatoria', ma o è un obbligo o no? Purtroppo temo che non verrà nessuno, il mondo si è fermato».
Il Cipriani ha due sale di 40 mq l'una e normalmente ci stavano 90 persone. «Non ho contato quante dovrebbero starcene ora, ma so che dovrei licenziare almeno 50 dipendenti (sui 75 attuali) se volessi aprire così. Io ho 88 anni, posso anche andare in pensione a questo punto».
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