Tu sei qui: Storia e StorieCrollo del Ponte Morandi, l’Ordine dei Geologi del Lazio: «La sicurezza nasce da prevenzione e conoscenza»
Inserito da (Admin), venerdì 15 agosto 2025 15:39:42
Era il 14 agosto 2018, alle 11:36, quando il viadotto Polcevera - noto come Ponte Morandi - crollò improvvisamente a Genova, causando la morte di 43 persone e lasciando un segno indelebile nella storia del Paese.
Nel sesto anniversario della tragedia, l'Ordine dei Geologi del Lazio ricorda con partecipazione e senso di responsabilità quell'evento, ribadendo l'importanza di una cultura della prevenzione fondata su conoscenza e rigore tecnico.
«Questa tragedia ci insegna - ha dichiarato la presidente Simonetta Ceraudo - che la sicurezza delle infrastrutture richiede manutenzione programmata, monitoraggi continui e un approccio multidisciplinare. Non si può ammettere alcuna forma di negligenza, a nessun livello e in nessuna fase: dalla progettazione al monitoraggio, fino alla manutenzione».
Secondo Ceraudo, la progettazione moderna, così come la gestione e il controllo delle opere esistenti, coinvolge molte professionalità, tra cui quella del geologo, definita «fondamentale e imprescindibile». «Non esiste sicurezza - ha sottolineato - se non si conosce e definisce il Modello Geologico di Riferimento, correlato non solo all'opera ma anche all'Ambito Territoriale Significativo. È necessario rilevare interrelazioni di carattere geologico, geomorfologico, idrogeologico, geotecnico, sismico, vulcanico, idraulico, ambientale e antropico».
Queste informazioni, ha aggiunto, non servono solo in fase di progetto, ma sono determinanti per impostare piani di manutenzione mirati e sistemi di monitoraggio efficaci, capaci di intercettare precocemente eventuali criticità e prevenire situazioni di rischio.
Infine, Ceraudo ha ribadito la necessità che «in ogni ufficio pubblico siano presenti tecnici qualificati e costantemente aggiornati, in grado di analizzare, monitorare e valutare le opere con competenza, indipendenza e senso di responsabilità. Solo così - ha concluso - la memoria delle vittime potrà trasformarsi in un impegno concreto per evitare che simili tragedie si ripetano».
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