Tu sei qui: Storia e StorieEredità Agnelli, Margherita 'contro' i 3 figli Elkann
Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 15 febbraio 2024 16:55:41
di Norman di Lieto
Uno dei film diretti da quel genio del cinema che è stato Mario Monicelli, correva l'anno 1992, si intitolava, "Parenti serpenti" e sembra davvero sia quello che sta accadendo nella saga per l'Eredità Agnelli, dove una madre, Margherita, attacca di continuo i 3 figli avuti dallo scrittore e giornalista Alain Elkann: John, Lapo e Ginevra.
Mentre la Procura di Torino è impegnata nell'inchiesta sull'eredità, sugli obblighi fiscali e sulla residenza di Marella Caracciolo, moglie di Giovanni Agnelli, deceduta il 23 febbraio 2019.
Un'indagine - partita da un esposto presentato un anno fa dalla figlia Margherita Agnelli - di cui sono titolari il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e i pubblici ministeri Mario Bendoni e Giulia Marchetti.
Ci sarebbero state presunte violazioni sulla dichiarazioni dei redditi e sul vero motivo del contendere: l'eredità della famiglia Agnelli.
La procura torinese ha iscritto nel registro degli indagati John Elkann, del presidente della Juventus Giancarlo Ferrero, ma nella veste di commercialista, e di Robert von Groueningen, amministratore dell'eredità di Marella Agnelli per incarico dell'autorità giudiziaria svizzera.
Dove risiedeva abitualmente Marella Agnelli, a Torino o in Svizzera?
La domanda è lecita, e per far luce su quale fosse la residenza abituale di Marella Agnelli, sono state sentite dai pm altre persone a conoscenza dei fatti oggetto delle indagini: personale di servizio e componenti dell'entourage di Villa Frescot, che si trova sulla collina torinese, dove la moglie di Gianni Agnelli avrebbe trascorso nel 2018 almeno 183 giorni in un anno; da qui la legittimità della questione: un lasso di tempo come questo farebbe scattare la residenza fiscale nel nostro Paese e non più in Svizzera.
A questo punto i magistrati torinesi dovranno capire se c'è stata una violazione in materia di dichiarazione dei redditi in riferimento agli anni 2018 e 2019, cercando di dimostrare dove realmente risiedeva Marella diventa di fondamentale importanza per i magistrati.
Nel frattempo è giunta la nota di Paolo Siniscalchi,Federico Cecconi e Carlo Re componenti il team legale che difende John Elkann nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla procura di Torino sull'eredità di Marella Agnelli:
"C'è una mamma che perseguita, da più di 20 anni, in tutte le sedi giudiziarie, facendo anche ampia pubblicità sulla stampa, i suoi genitori e tre dei suoi figli, che non hanno altra responsabilità salvo quella di essere stati di essere stati gli unici ad aver assicurato alla nonna cura, assistenza e dedizione fino all'ultimo giorno. E' quindi ovvio il dispiacere e il dolore personale per essere bersagli di accuse che hanno una simile provenienza''.
E ancora, prosegue il team di legali:
"Fino a questo momento tutte le iniziative di Margherita Agnelli non hanno avuto riconoscimento in alcuna sede giurisdizionale, sia essa penale o civile: l'inchiesta in corso nasce da un esposto di Margherita Agnelli. L'esposto, di cui non si conosce ancora l'esatto contenuto, è l'ultimo di una lunga serie di iniziative giudiziarie che Margherita Agnelli ha esercitato da ormai venti anni in Italia e all'estero.
Tutte queste iniziative hanno lo scopo di disconoscere sia le chiare volontà dell'avvocato Giovanni Agnelli prima e di Donna Marella Caracciolo dopo sia, addirittura, gli stessi accordi sottoscritti dalla medesima Margherita Agnelli con la madre Marella nel 2004, accordi che le hanno permesso di beneficiare di un ingente patrimonio a valere sull'eredità del padre''.
Poi, sulla residenza fiscale di Donna Marella:
"Ben più importante è la certezza di essersi comportati correttamente ed avere la consapevolezza di non aver mai alterato i fatti in riferimento alla residenza di Donna Marella.
È noto a tutti che Donna Marella risiedeva abitualmente all'estero sin dagli anni settanta ed ha mantenuto le sue abitudini di vita inalterate anche dopo essere rimasta vedova ed è noto anche a Margherita Agnelli e a i suoi legali che per anni, in tutti gli atti giudiziari, anche dopo la scomparsa di Donna Marella, hanno sempre indicato e confermato che Donna Marella era domiciliata in Svizzera''.
L'avvocato di Margherita Agnelli, Diego Trevisan risponde così:
"La volontà di Margherita è di assicurare un trattamento equo a tutti i suoi figli secondo le norme di legge".
Sul 'tutti i suoi figli' occorre ricordare che se la 'battaglia legale' di Margherita Agnelli è con i 3 figli avuti da Alain Elkann, in special modo con John; la figlia dell'Avvocato ha avuto un secondo matrimonio con il manager che sposa in seconde nozze nel 1981, Serge de Pahlen.
Da questa unione, nascono: Maria, Pietro, Anna, Sofia e Tatiana.
Ricapitolando: a Torino sono due i nuovi fronti che Margherita ha aperto con la giustizia: la causa civile che la vede contro i propri figli John, Ginevra e Lapo Elkann, che hanno ereditato il patrimonio di Marella (morta il 23 febbraio 2019).
Qui la richiesta è quello di invalidare il testamento della donna.
Ma c'è anche un esposto in procura costato finora a John Elkann un avviso di garanzia per concorso in una presunta dichiarazione dei redditi 'infedele'.
La tesi è - come detto sopra - che Marella Agnelli, sebbene risultasse vivere in Svizzera, trascorse in Italia, almeno nel 2018, un periodo superiore a 183 giorni, soglia oltre la quale doveva essere considerata 'residente' a fini fiscali. E pagare le tasse su tutti i propri averi.
Conclude ancora il legale di Margherita Agnelli, Diego Trevisan:
"Non risulta in nessun testamento di Gianni Agnelli che Margherita e i suoi discendenti dovessero essere estromessi da quella parte di asse ereditario a lei mai rendicontato. Che la tutela di tutti i propri figli possa trovare componimento solo nelle aule giudiziarie non dipende dalla sua volontà. Il giorno stesso della morte di Marella, il 23 febbraio 2019, prima ancora che fosse pubblicato il testamento, John Elkann e i suoi fratelli promossero un'azione legale in Svizzera contro la madre".
Attenzione perché, intanto, i pm della procura di Torino, scrivono nel decreto di perquisizione notificato dalla guardia di finanza nei giorni scorsi nell'ambito dell'inchiesta nata dall'esposto di Margherita Agnelli:
"Sono di natura ragionevolmente apocrifa le firme riconducibili a Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli, su alcuni documenti di rilievo come le aggiunte testamentarie e i contratti di locazione degli immobili italiani".
E qui si aprirà un altro fronte ancora con un punto segnato a favore di Margherita Agnelli.
La battaglia continua.
FONTE FOTO: Commons Wikimedia (entrambe)
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