Tu sei qui: Storia e StorieIl viaggio della Fiaccola Olimpica in Costiera Amalfitana: quando il tedoforo Antonio Gargano arrivò ad Amalfi con la fiamma sacra delle Olimpiadi
Inserito da (Admin), martedì 28 luglio 2020 10:09:17
Sono passati 60 anni esatti quando la fiaccola Olimpica arrivò ad Amalfi.
Una fotografia custodita gelosamente negli album dei ricordi e nella memoria di un giorno indimenticabile. Siamo al Marina Riviera di Amalfi e il tedoforo che porta la fiaccola ritratto in foto è Antonio Gargano, imprenditore e patron dell'elegante struttura che si affaccia sul mare di Amalfi.
Antonio Gargano è stato in gioventù uno sportivo, un calciatore, ad un passo dalla serie A e con un futuro già scritto se l'amore non lo avesse riportato nella sua terra natia. Quella fatidica estate del 1960, Antonio era fu tedoforo deputato a trasportare il sacro Fuoco di Olimpia lungo le tortuose stradine della Costiera Amalfitana.
Il percorso fu studiato in ogni minimo dettaglio dalla Sezione C.O.N.I. della Fiaccola Olimpica di Roma. Una staffetta che fece da filo conduttore tra i due fulcri della civiltà classica, Atene e Roma, attraverso i luoghi della Magna Grecia.
In ognuno dei centri urbani e lungo i percorsi provinciali, durante il passaggio della fiaccola e del relativo corteo, fu particolarmente curata l'illuminazione nei punti più caratteristici, in particolar modo lungo la Costiera Amalfitana.
Allo scopo di reperire il necessario numero di atleti, la Sezione indisse durante l'anno 1959 la leva del Tedoforo. A questo proposito furono organizzate particolari prove di selezione. Gli atleti selezionati furono impiegati su frazioni di 1.500 metri l'una, nell'ambito delle rispettive Province. Il tempo consentito per ogni frazione fu stabilito in 5 minuti e 15 secondi. I tedofori furono reclutati tra gli appartenenti alle società sportive e ai gruppi scolastici delle quindici Province interessate al passaggio della Staffetta. Tra di loro anche Don Antonio, come oggi viene chiamato con affetto e rispetto da amici e conoscenti, che oggi ricorda così quei giorni: «E' stato un giorno indimenticabile. Sono sempre stato un uomo di sport ma l'emozione provata quel giorno è sicuramente quella che custodisco più gelosamente.»
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Positano Notizie!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie di Positano Notizie, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 100930102
Il 16 Agosto del 1924 venne trovato il cadavere del Deputato Socialista Giacomo Matteotti massacrato dalla canea fascista. Le carte segrete che Matteotti aveva trovato a Londra e che portava con sé in una borsa al momento del rapimento sarebbero servite nel discorso che avrebbe pronunciato di lì a poco...
Era il 14 agosto 2018, alle 11:36, quando il viadotto Polcevera - noto come Ponte Morandi - crollò improvvisamente a Genova, causando la morte di 43 persone e lasciando un segno indelebile nella storia del Paese. Nel sesto anniversario della tragedia, l'Ordine dei Geologi del Lazio ricorda con partecipazione...
Come erano allevati pecore, capre e suini, ma anche come erano sfruttate le risorse acquatiche e coltivati i cereali e i legumi nell'antica Pompei. Lo studio di diversi prodotti che erano alla base dell'alimentazione della popolazione della città di Pompei, ma anche delle pratiche di coltivazione e gestione...
Ci sono storie che resistono al tempo, storie che affondano le radici nella pietra viva della Costiera, tra mare, amore e memoria. Una di queste si racconta ancora oggi sulle terrazze de Il San Pietro di Positano, uno degli hotel più iconici del Mediterraneo. Ma non parla di lusso, né di celebrità, né...
Palermo, 19 luglio 1992. Alle 16:58 una potente esplosione squarcia il silenzio assolato di via D'Amelio, nel quartiere residenziale della città. Una Fiat 126 carica di tritolo, parcheggiata sotto l'abitazione della madre del giudice Paolo Borsellino, salta in aria non appena il magistrato si avvicina....