Tu sei qui: Storia e StorieLa Costiera Amalfitana che crea: 5 realtà artistiche e artigianali emergenti tra tradizione e innovazione
Inserito da (Maria Abate), domenica 28 marzo 2021 11:00:27
Di Antonella Florio
I tessuti, le ceramiche, la carta a mano sono, da sempre, tradizioni preziose della Costiera Amalfitana. Il difficile è far dialogare l'innovazione del passato con quella del presente. Alcuni giovani artisti hanno accolto la sfida e hanno saputo interpretare la maestria artigianale di un tempo in modo creativo ed originale. Hanno lanciato progetti che combinano la saggezza e la manualità antica, radicata nella cultura del territorio, con le esigenze di un'estetica moderna e più ricercata.
Giulia Palumbo, 28 anni, dopo aver studiato Interior Design allo IED di Roma ritorna stabilmente nella sua amata Positano. «Ho iniziato per gioco durante la quarantena a disegnare il mio quartiere. Partendo da linee semplici ho cercato di riprodurre, usando il programma Illustrator, l'architettura del paesaggio positanese. Non pensavo che questo stile scarno, minimal potesse piacere, ma evidentemente è proprio la semplicità del disegno che ha colpito il pubblico». Disegni dalle linee essenziali che prendono vita grazie all'utilizzo di tonalità accese. «Come le illustrazioni, anche I colori sono frutto di un dialogo con la tradizione, uso il verde, il blu del mare, il rosso, il giallo e il rosa, insomma i tipici colori delle case positanesi». Sono molti i progetti che la giovanissima illustratrice ha in serbo, ma quello che più la entusiasma è riuscire a coniugare l'illustrazione digitale con l'interior design. (@positanoillustration)
Ivan, Cristiana e Ambra Mastro, rispettivamente 30, 29 e 27 anni, sono i protagonisti di una realtà artigiana emergente nell'ambito dei tessuti a Positano. «Cristiana si occupa della produzione in laboratorio, mentre io e Ambra lavoriamo alla vendita diretta. In realtà, però, tutti e tre contribuiamo al processo creativo mettendo in comunicazione il laboratorio con le esigenze del cliente», racconta Ivan Mastro, il maggiore dei fratelli. Il lino è quasi sempre il protagonista delle loro creazioni. «Abbiamo voluto riprendere la tradizione delle ‘pezze' positanesi intercettando il bisogno green del pianeta. Amiamo il lino e il cotone perché sono fibre naturali, crediamo nelle potenzialità dei filati grezzi. A questo, però, aggiungiamo un tocco inconfondibile di femminilità con inserti di pizzo e tramezzi di ricami. Credo che lo stile hippie-chic per la sera sia quello che meglio ci rappresenti», ci racconta Ivan. L'ispirazione di questo progetto probabilmente è arrivata anche grazie al padre, Raffaele Mastro, che lavora da ben 40 anni nella moda «Credo che il più grande contributo di nostro padre sia questo: permettersi di sbagliare continuamente per migliorare.» (@casamastro_positano)
Ci spostiamo da Positano per conoscere Paola de Luca, 37 anni, artista legatrice. Paola è di Amalfi ma non ama i campanilismi, e del resto come potrebbe. Dopo aver trascorso diversi anni all'estero in zone di conflitto lavorando per varie ONG, decide di tornare in Costiera per dedicarsi alle sue creazioni. «I miei quaderni fungono da ponte tra passato, presente e futuro, tra la tradizione artigiana inaugurata dalla mia famiglia e la mia storia personale. Per realizzare i miei quaderni in carta a mano utilizzo carte e tessuti vintage, francobolli e foto. Attraverso loro racconto storie, emozioni, sogni, le vite mie e quelle degli altri. Sì, credo che la definizione di quaderni esperienziali funzioni.» Per il futuro l'artista ha in mente di creare qualcosa per il settore della moda. «Intendo continuare a lavorare la carta a mano perché credo nella sostenibilità di questa tradizione. Ma mi piacerebbe molto combinare legatoria e sartoria. Ci sto lavorando». (@karta.handmade)
Alessio Amato di Ravello e Salvatore Boscaglia di Marmorata di Ravello, rispettivamente 35 e 36 anni, sono i promotori di un progetto di sensibilizzazione sulle protomaioliche in Costiera Amalfitana. «Salvatore è l'artista, mentre io mi occupo dell'indagine teorica», spiega Alessio, archeologo e guida turistica. Di solito si parla di innovazione nella tradizione mentre questo progetto si muove in controtendenza. L'idea è quella di presentare la protomaiolica - per i non specialisti e, con estrema semplificazione, la ceramica che si presenta ruvida al tatto - come la tradizione nell'innovazione: innovazione rappresentata dalla maiolica o ceramica invetriata che tutti conosciamo, soprattutto, e spesso per sfortuna, a livello industriale. (@neropece.art)
Enza e Mara d'Arienzo, 47 e 43 anni, sono due ceramiste attive sul territorio di Vietri sul Mare da oltre 20 anni. Enza e Mara sviluppano il loro stile in totale indipendenza, essendo inoltre tra le prime donne non straniere a operare sul territorio. «Non siamo figlie d'arte e forse proprio questo ci ha permesso di sviluppare il nostro discorso artistico in totale autonomia. Inoltre, le donne ceramiste a Vietri sono sempre state le straniere, pensiamo alla Kowaliska. All'epoca di nostra madre, questi erano mestieri esclusivamente maschili». Ad oggi Enza dirige il negozio laboratorio Artemika nel pieno centro storico di Vietri mentre Mara si occupa di Corsi di Ceramica con l'Associazione C.A.T. (Ceramica Artigiana Tradizionale) presso uno splendido Hub Polifunzionale a pochi passi dal negozio laboratorio. Molte sono le iniziative in cantiere presso il Centro per il 2021. (@artemika.ceramica.vietri - @ Corso di Ceramica Vietri sul Mare)
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