Tu sei qui: Storia e StorieNuova scoperta agli scavi di Pompei: nell'affresco della lotta tra gladiatori il realismo delle ferite
Inserito da (Maria Abate), venerdì 11 ottobre 2019 15:19:10
Due gladiatori al termine del combattimento, l'uno vince l'altro soccombe. E' la scena dell'ultimo affresco rinvenuto a Pompei nell'area di cantiere della Regio V, nell'ambito dei lavori di messa in sicurezza e rimodulazione dei fronti di scavo, previsti dal Grande Progetto Pompei.
Si tratta della scena di un combattimento tra un "Mirmillone" e un "Trace", due tipologie di lottatori distinti da armature differenti e classici avversari nelle lotte gladiatorie.
Su uno sfondo bianco, delimitato su tre lati da una fascia rossa, si compone la scena di lotta tra i due gladiatori. Quello sulla sinistra è un "Mirmillone" della categoria degli "Scutati": impugna l'arma di offesa, il gladium, (corta spada romana) e un grande scudo rettangolare (scutum) e veste un elmo a tesa larga dotato di visiera con pennacchi, il cimiero. L'altro, in posizione soccombente, è un "Trace", gladiatore della categoria dei "Parmularii", con lo scudo a terra. È rappresentato con elmo (galea), a tesa larga ed ampia visiera a protezione del volto, sormontato da un alto cimiero.
L'affresco di circa 1,12 mt x 1,5mt, rinvenuto in un ambiente alle spalle dello slargo di incrocio tra il Vicolo dei Balconi e il vicolo delle Nozze d'Argento, ha forma trapeizodaile, in quanto era collocato nel sottoscala, forse di una bottega. Si intravede al di sopra della pittura, l'impronta della scala lignea. Molto probabilmente decorava un ambiente frequentato da gladiatori, forse una bettola dotata di un piano superiore, destinato ad alloggio dei proprietari dell'esercizio commerciale o come di frequente, soprattutto vista la presenza di gladiatori, destinato alle prostitute.
"Il sito archeologico di Pompei, fino a qualche anno fa, era conosciuto nel mondo per la sua immagine negativa: i crolli, gli scioperi e le file dei turisti sotto il sole. Oggi è una storia di riscatto e di milioni di turisti in più. Oggi è un sito accogliente, ma soprattutto è un luogo in cui si è tornati a far ricerca, attraverso nuovi scavi. La scoperta di questo affresco dimostra che davvero Pompei è una miniera inesauribile di ricerca e di conoscenza per gli archeologi di oggi e del futuro". Così il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.
"E' molto probabile che questo luogo fosse frequentato da gladiatori. - dichiara il Direttore Generale Massimo Osanna - Siamo nella Regio V, non lontani dalla caserma dei gladiatori da dove, tra l'altro, provengono il numero più alto di iscrizioni graffite riferite a questo mondo. In questo affresco, di particolare interesse è la rappresentazione estremamente realistica delle ferite, come quella al polso e al petto del gladiatore soccombente, che lascia fuoriuscire il sangue e bagna i gambali. Non sappiamo quale fosse l'esito finale di questo combattimento. Si poteva morire o avere la grazia. In questo caso c'è un gesto singolare che il trace ferito fa con la mano, forse, per implorare salvezza; è il gesto di ad locutia, abitualmente fatto dall'imperatore o dal generale per concedere la grazia. L'ambiente di rinvenimento è solo parzialmente portato in luce - su un lato emerge un'altra piccola porzione di affresco che rivela la presenza di un'altra figura- in quanto lo scavo dello stesso è stato possibile a seguito dell'intervento di rimodulazione dei pendii dei fronti e alla loro messa in sicurezza, che costituisce l'esigenza prioritaria di tutto il cantiere della Regio V"
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Positano Notizie!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie di Positano Notizie, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 107217106
Come erano allevati pecore, capre e suini, ma anche come erano sfruttate le risorse acquatiche e coltivati i cereali e i legumi nell'antica Pompei. Lo studio di diversi prodotti che erano alla base dell'alimentazione della popolazione della città di Pompei, ma anche delle pratiche di coltivazione e gestione...
Ci sono storie che resistono al tempo, storie che affondano le radici nella pietra viva della Costiera, tra mare, amore e memoria. Una di queste si racconta ancora oggi sulle terrazze de Il San Pietro di Positano, uno degli hotel più iconici del Mediterraneo. Ma non parla di lusso, né di celebrità, né...
Palermo, 19 luglio 1992. Alle 16:58 una potente esplosione squarcia il silenzio assolato di via D'Amelio, nel quartiere residenziale della città. Una Fiat 126 carica di tritolo, parcheggiata sotto l'abitazione della madre del giudice Paolo Borsellino, salta in aria non appena il magistrato si avvicina....
Era conservato silenziosamente nell'archivio parrocchiale di Montepertuso, tra le carte ingiallite dal tempo, lo spartito dell'antico inno alla Madonna delle Grazie. A riportarlo alla luce, qualche anno fa, è stato un attento ricercatore del luogo, che ha riconosciuto il valore storico e devozionale...
Dai fondali del Porto romano di Misenum riaffiorano antichi frammenti di storia: due architravi marmorei con modanature in rilievo e un frammento di colonna in marmo cipollino sono stati recuperati nel tratto di mare tra Punta Terone e Punta Pennata, al largo di Bacoli. Reperti di eccezionale valore...