Tu sei qui: Storia e StoriePositano nel 1962: scorci iconici e atmosfere d'altri tempi nelle foto di un viaggiatore tedesco
Inserito da (Admin), sabato 12 aprile 2025 14:32:09
Dopo aver incantato il pubblico con gli scatti storici dedicati ad Amalfi, Atrani, Maiori e Ravello, Cava Storie prosegue il suo viaggio nella memoria visiva della Costiera Amalfitana con un nuovo, prezioso capitolo: Positano nel 1962, visto attraverso l’obiettivo del viaggiatore tedesco Walter Schröder.
Le immagini, oggi custodite presso l’Archivio fotografico di Marburgo – cittadina universitaria della Germania centrale, situata tra Dortmund, Colonia, Bonn e Francoforte – restituiscono uno spaccato straordinariamente autentico della Positano di oltre sessant’anni fa. Case abbarbicate alla roccia, spiagge ancora libere dai flussi turistici di massa, piccole barche tirate a secco e torri che sembrano vegliare silenziose sul mare.
È grazie a un dettaglio visibile in una delle fotografie che possiamo fissare con esattezza l’anno dello scatto: un manifesto cinematografico, posizionato lungo la scalinata che conduce alla spiaggia, annuncia la proiezione del film "La Conquista del West" (How the West Was Won), pellicola americana distribuita proprio nel 1962. Il manifesto è chiaramente visibile accanto a una delle statue dei leoni in pietra che ancora oggi ornano questo angolo di Positano che porta alla spiaggia Grande. Bellissime poi le scale che portano alla Chiesa Madre di Santa Maria Assunta.
Le fotografie di Schröder sono documenti d’epoca, vere e proprie opere d’arte: la luce che accarezza i volti e le facciate, il sereno che irradia il paesaggio, la tranquillità dei passanti che salgono o scendono i gradoni, la spiaggia quasi deserta, con l’immancabile presenza del Li Galli sullo sfondo, fanno di questi scatti un invito alla riflessione sul tempo e sull’identità del nostro territorio.
Un pozzo antico in primo piano, una terrazza in fiore affacciata sul mare, le torri a ridosso della costa: ogni foto diventa occasione per un confronto tra il "com’era" e il "com’è", e ci ricorda quanto sia importante preservare lo spirito originario di questa terra, oggi meta internazionale ma un tempo rifugio silenzioso di pescatori, viandanti e artisti.
Grazie a Cava Storie per aver riportato alla luce queste gemme della memoria, capaci ancora oggi di emozionare e far sognare.
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