Tu sei qui: Storia e StoriePositano piange la scomparsa di Ottavio Romano, artista che amava la Costiera Amalfitana
Inserito da (admin), mercoledì 16 gennaio 2019 22:04:59
Ottavio Romano ci ha lasciati. Artista conosciuto ed amato in tutto il mondo si innamorò di Positano nel lontano 1973. Originario della penisola sorrentina, nacque a Seiano nel 1934, dove consegue la maturità classica, studia architettura a Napoli sotto la guida di personaggi come Roberto Pane, Saul Greco, Carlo Cocchia, Ottavio Morisani, e Giulio de Luca.
Si trasferisce nel 1959 a Göteborg in Svezia affascinato dalle ricerche di architetti come Asplund e Alvar Aalto, maestri di un'architettura ancora "umana" anche se moderna.
Nel tempo cala il suo interesse per l'architettura e si riaffaccia invece prepotente la sua vecchia passione per la pittura. Si interessa, visitando una galleria di Göteborg, a una tecnica nuova per lui e ai più sconosciuta: il "batik" (letteralmente in malesiano "disegno con la cera") .
L'interpretazione di Ottavio Romano, pur derivando dal "batik" verte verso la pittura ed è questo il motivo per cui lo stesso artista l'ha ribattezzato "waxpainting".
Quella di Romano fu quasi una rivoluzione rispetto alla tradizione giavanese, come testimoniato dagli stessi maestri storici di Giava in occasione di una personale di Romano al Raffles Hotel di Singapore e di una sua partecipazione, come unico italiano, ad una collettiva europea del "batik" organizzata dal Goethe Institut di Djakarta nel 1977.
Nel 1973 si stabilisce a Positano dove nell'arco di 12 anni con numerose mostre di "waxpainting" si segnala come pioniere di questa tecnica in Italia e nel mondo.
Ferrara, dove si trasferisce nel 1985 segna l'inizio di nuove esperienze, soprattutto l'acquerello che alternava alla sua peculiare espressione.
L'acquerello ha in comune col "waxpainting" l'impossibilità della correzione e l'impossibilità di eseguire la copia, caratteristiche che rendono quindi ogni opera pezzo unico.
Nel 1986, l'opera in acquerello "Fantasia positanese" diventa poster di grande successo ormai diffuso in tutto il mondo.
Nel 1998 diventa poster anche l'opera in acquerello "Sorrento".
Esegue poi, più tardi, una trentina di ritratti in acquerello di Eduardo de Filippo che esporrà su invito per il "Centenario di Eduardo" nel 2000. Per un progetto simile, esegue anche 30 ritratti di Totò, esposti alla Sala Consiliare di Piano di Sorrento nel 2005.
Nel 1995 l'Ente "Civiche Gallerie" di Ferrara, pubblica una monografia a lui dedicata.
Nel 1996 gli viene consegnato il premio internazionale Sebetia-Ter alla carriera artistica nello storico teatrino di corte al Palazzo reale di Napoli.
Romano è presente in molte collezioni private e pubbliche in Italia, Svezia, Norvegia, Germania, Svizzera, Austria, Olanda, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Singapore, Indonesia e Australia, inoltre esegue numerose opere su commissione da Enti pubblici e privati.
Persona di grande umiltà era solito intrattenersi con i tanti amici di Positano che oggi ne piangono la scomparsa.
La redazione di Positano Notizie esprime alla famiglia dell'artista i sentimenti del più accorato cordoglio.
Foto Copyright: Massimo Capodanno (2013)
Fonte: Ottavio Romano
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