Tu sei qui: Territorio e AmbienteAd Agerola inaugurato il Parco delle Radici: un ponte che unisce passato, presente e futuro
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 29 settembre 2025 07:53:57
Un nuovo spazio verde si apre nel cuore di Agerola. Sabato 27 settembre, alle ore 12.00, è stato ufficialmente inaugurato il Parco delle Radici, un luogo pensato non solo come area di svago, ma come simbolo profondo di identità e sostenibilità. La cerimonia si è svolta nella suggestiva area di via Mazzini, alla presenza delle autorità locali, dei cittadini e dei tanti volontari che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.
«Il Parco delle Radici è un ponte che unisce passato, presente e futuro - si legge nel messaggio pubblicato sulla pagina del Comune di Agerola -. È un luogo che racconta la nostra storia e custodisce ciò che siamo, attraverso la memoria, la natura e l'identità».
A pochi passi dal cimitero comunale, il Parco nasce anche come spazio di riflessione e di dialogo con il ricordo di chi non c'è più. «La sua vicinanza con il cimitero lo rende un luogo che dialoga con la memoria viva dei nostri cari, con le radici familiari che hanno segnato il nostro cammino. Qui rivive il segno indelebile del loro passaggio, dei sacrifici, delle speranze che hanno reso più forte la nostra comunità».
Ma il Parco è anche uno scrigno di biodiversità e cultura agricola. Tra i suoi viali trovano nuova dimora antiche varietà autoctone di alberi da frutto, molte delle quali rischiavano di andare perdute: la pera pennata, il mastantuon, la spadona, la mela tubbiona, la lemoncella, la cancavona, il santo martino. «Il Parco accoglie le radici botaniche della nostra terra - ha sottolineato il sindaco -. Sono tesori della nostra tradizione agricola che tornano a essere parte del presente e del futuro di Agerola».
Non è mancato un sentito ringraziamento da parte dell'amministrazione a tutti coloro che hanno lavorato per la nascita del parco: dagli uffici comunali al Settore Lavori Pubblici, dai tecnici alla ditta Edil Jin di Mascolo Luigi e Giovanni, dalle imprese esecutrici a Marmoart, al fabbro Salvatore Cuomo, ad Antonio Acampora e ai tanti volontari che hanno offerto il loro tempo e le loro competenze.
«Il Parco delle Radici non è soltanto uno spazio verde - ha concluso il sindaco - ma un dono alla comunità, un segno di continuità tra le generazioni, una promessa di cura e di speranza per il domani».
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