Tu sei qui: Territorio e AmbienteGranchio blu in Campania, prosegue il monitoraggio dell’Osservatorio Genenvet della Federico II di Napoli
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 1 ottobre 2025 12:25:55
Prosegue il monitoraggio del granchio blu (Callinectes sapidus) nei mari della Campania. I dati sulla presenza di questa specie aliena vengono raccolti dal laboratorio di Genetica Veterinaria del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, che dal giugno 2023 osserva l'evoluzione del fenomeno attraverso l'Osservatorio Genenvet.
"Le informazioni raccolte nel 2025 - dichiara Vincenzo Peretti, coordinatore scientifico di Genenvet - confermano la presenza costante del granchio blu lungo il litorale campano. Fortunatamente, pur con qualche criticità, non si registrano ancora gravi danni alle imprese ittiche regionali. Tuttavia, per prevenire un'emergenza, è necessario investire con decisione nella ricerca, muovendosi su più fronti: da un lato, occorre monitorare e analizzare a fondo tutte le possibili strategie di contenimento e rimozione della specie, che - alla luce dell'esperienza nell'Adriatico - appaiono purtroppo complesse; dall'altro, bisogna iniziare a riflettere su come gestire un'eventuale crescita della popolazione di granchi blu, che potrebbe comportare anche seri problemi legati ai costi di smaltimento".
"È fondamentale - aggiunge Peretti - una stretta collaborazione con le associazioni e le cooperative di pescatori, autentiche sentinelle dell'ambiente. In questi anni è stato particolarmente prezioso il contributo della Cooperativa Provinciale Pescatori Salerno. La pesca del granchio blu, infatti, rappresenta oggi un'attività in perdita: sebbene commestibile e dal buon sapore, la domanda di mercato non è ancora sufficiente, nonostante i recenti sforzi di promozione da parte di chef noti, volti a renderne la commercializzazione economicamente sostenibile".
Nel Mare Adriatico i danni causati dal granchio blu sono stati ingenti: si stima abbiano superato i 100 milioni di euro. Un impatto devastante su un settore strategico, considerando che l'Italia è tra i principali produttori di vongole e cozze dell'Unione Europea, con migliaia di addetti coinvolti.
Per far fronte alla situazione, il Governo ha stanziato 10 milioni di euro per il biennio 2025-2026, destinati al contenimento e al contrasto della diffusione del granchio blu. Dopo il coinvolgimento del Veneto e dell'Emilia-Romagna, anche la Toscana è entrata nel Piano di intervento nazionale, con particolare attenzione alla laguna di Orbetello, individuata come una delle aree più critiche.
Durante l'estate, il Governo ha inoltre nominato un commissario straordinario per affrontare l'emergenza: si tratta di Enrico Caterino, ex prefetto di Rovigo e Ravenna, in carica fino al 31 dicembre 2026.
Per disporre di dati affidabili e aggiornati sulla diffusione della specie anche in Campania, è fondamentale continuare il monitoraggio in modo strutturato, coinvolgendo sempre più attivamente associazioni e cooperative di pescatori.
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