Tu sei qui: Territorio e AmbientePunta Campanella, parla il neo presidente Cacace: «Voglio un Parco più vicino agli abitanti della penisola sorrentina e della costiera amalfitana»
Inserito da (Maria Abate), sabato 2 gennaio 2021 12:34:38
Il Parco marino di Punta Campanella si trova tra i golfi di Napoli e Salerno, tra Sorrento, Massa Lubrense e Positano ed è gestito da un consorzio di 6 enti. Lucio Cacace, il nuovo Presidente dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella, nonché consigliere comunale di Massa Lubrense, - nominato da poche settimane alla guida del Consiglio di Amministrazione dell'Ente che tutela il mare tra la penisola sorrentina e la costiera amalfitana - parla delle sue idee nella gestione della Riserva.
«Il mio obiettivo a breve termine - ha dichiarato a "Il Mattino" - è rendere l'Amp maggiormente apprezzata dall'utenza locale, con progetti che coinvolgano i cittadini dei comuni del consorzio. Voglio un Parco che sia più vicino agli abitanti della penisola sorrentina e della costiera amalfitana. Deve essere un bene fruibile da tutti, nel rispetto, ovviamente, dell'ambiente e della biodiversità marina. A lungo termine, invece, voglio creare i presupposti per la realizzazione di una "rete" tra Aree Marine Protette, invitando tutte quelle italiane a sedersi ad un tavolo comune, con l'organizzazione di un vero e proprio convegno dei Parchi marini da tenersi con cadenza annuale qui da noi o ciclicamente in giro per l'Italia. Siamo una realtà consolidata e riconosciuta a livello nazionale e anche internazionale. Siamo candidati, prima e unica area Marina Protetta italiana, ad entrare nella Green List dell'IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione Della Natura), la lista di eccellenza dei Parchi mondiali. Sono meno di 50 in tutto il mondo. Entrare sarebbe un onore. Abbiamo anche la qualifica Aspim (area specialmente protetta di importanza mediterranea)».
Le Aree Marine Protette spesso si trovano in difficoltà economiche e di gestione maggiori rispetto ai Parchi terrestri. Un problema che, sottolinea Cacace, va affrontato a livello nazionale.
«Credo ci sia bisogno di maggiore attenzione da parte della politica, delle istituzioni, del mondo delle imprese nei confronti del mare e delle aree marine protette in particolare. Le Nazioni Unite hanno dichiarato il periodo dal 2021 al 2030 "Il decennio del mare". Tutte le istituzioni, soprattutto sovranazionali e il mondo della scienza, metteranno in cantiere progetti volti alla corretta gestione della risorsa mare che sarà sempre più al centro delle politiche internazionali, anche riguardo alla questione fondamentale dei cambiamenti climatici. Le aree marine protette sono già dei laboratori naturali di sostenibilità. Noi siamo già pronti ad affrontare questo decennio. Punteremo su progetti che concilino la tutela con la fruizione. Dobbiamo conservare e proteggere questi meravigliosi doni della natura, come la bellezza e la biodiversità, ma allo stesso tempo attirare un turismo di qualità che sia ecosostenibile».
Il binomio perfetto per il neo presidente, dunque, è costituito da tutela e fruizione, mission fondamentali per parchi e aree protette. Tra i progetti per realizzarlo c'è un nuovo campo boe.
«Dare la possibilità di ormeggiare - ha spiegato - in un luogo stupendo senza però creare danni alle praterie di posidonia. Come già avviene a Le Mortelle, dove migliaia di imbarcazioni ogni estate godono di un meraviglioso sito, sfruttando la tecnologia di boe che sono fissate al fondo senza strappare la posidonia, pianta essenziale per la vita sottomarina. Abbiamo, poi, il Centro Visite Interattivo da rilanciare, può essere un volano per un turismo scolastico/educativo e di sensibilizzazione verso le meraviglie sommerse che non tutti possono ammirare. Ma ci sono tante altre idee in cantiere. Con LifeDelfi (progetto di tutela dei delfini ndr), per esempio, si valuterà la possibilità del Whale watching, escursioni in mare in cerca di cetacei e delfini come avviene già in altre parti d'Italia».
A proposito di avvistamenti, quest'anno si è assistito a numerose apparizioni spettacolari nelle acque di Punta Campanella.
«Moltissimi incontri davvero stupendi, alcuni insoliti - ha confermato il Presidente Cacace -. Come con le aguglie imperiali o il diavolo di mare. I nostri video hanno fatto il giro del web anche all'estero, e dei media nazionali. Queste presenze però non ci meravigliano più di tanto. Punta Campanella è uno scrigno di biodiversità. Abbiamo un capitale naturale notevole. È stato anche calcolato in termini di equivalente economico: circa 13 milioni di euro il valore degli asset naturali (organismi viventi, acqua, risorse varie) che Punta Campanella produce o stocca e che contribuiscono a fornire beni e servizi, direttamente o indirettamente all'uomo e all'economia. Se a questi aggiungiamo l'enorme valore paesaggistico, culturale e storico del nostro Parco, raggiungiamo una cifra inestimabile. Dobbiamo difendere questo capitale e farlo fruttare ma senza danneggiarlo. È questa la sfida: conservare la bellezza, la biodiversità, per attirare turismo e ritagliarsi uno spazio di qualità in mezzo a colossi del turismo mondiale, come Sorrento, Capri, Positano».
«L'attenzione dell'opinione pubblica e dei turisti verso la natura è un'arma che può e deve essere usata per la tutela e la conservazione della natura stessa. Chi apprezza non distrugge ma difende. Bisogna rafforzare un circolo virtuoso capace di tutelare l'ambiente, conservare il capitale naturale e creare economia sostenibile», ha chiosato.
(Foto: Aude Passemard)
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