Tu sei qui: AttualitàEnergia, i paesi Ue chiedono più tempo sul tetto al prezzo del gas
Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 7 settembre 2022 21:30:35
C'è molta attesa per le decisioni che Bruxelles prenderà sul tema assai spinoso relativo all'energia: si tratta di misure "temporanee e di emergenza".
L'Ue prova ad aggirare l'eventuale contrarietà dell'Ungheria, che continua a siglare contratti di fornitura del gas con Gazprom, ma anche il malcelato malessere olandese che rischia di perdere l'attuale ruolo centrale del Ttf, la Borsa del gas di Amsterdam. Molti critici sostengono che sia il luogo alla base delle speculazioni che hanno generato i prezzi stellari delle scorse settimane.
Von der Leyen ha spiegato: "Ciò che e' cambiato e' che l'approvvigionamento energetico globale e' scarso. Questo richiede una riduzione intelligente della domanda.
Serve una strategia per appiattire i picchi che guidano il prezzo dell'elettricità. Proporremo un target obbligatorio per la riduzione del consumo di elettricità nelle ore di punta. E
lavoreremo a stretto contatto con gli Stati membri per raggiungere questo obiettivo". Sugli extra-profitti: "Proporremo un tetto ai ricavi delle aziende che producono elettricità a basso costo. Le fonti di energia a basse emissioni di carbonio stanno realizzando entrate inaspettate, che non riflettono i loro costi di produzione. E' giunto il momento per i consumatori di beneficiare dei bassi costi delle fonti di energia a basse emissioni di carbonio, come le rinnovabili. Quindi proporremo di reincanalare questi profitti inaspettati per sostenere le persone vulnerabili e le aziende ad adattarsi", ha evidenziato la leader dell'esecutivo Ue.
Intanto i Paesi membri "hanno chiesto maggiore tempo per un'analisi più approfondita" del pacchetto sul gas presentato dalla Commissione: tra i punti più delicati c'è ancora il price cap sul gas russo, con una parte dei Paesi che resta scettica o prudente e un'altra, Italia in testa - che chiede invece la sua estensione anche al gas non russo.
La proposta di Roma punta a porre un limite temporaneo a tutto il gas importato dall'Ue e, secondo le stesse fonti, nel corso delle riunioni è stata apertamente sostenuta da alcune delegazioni mentre altre si sono riservate di approfondirle. Ma c'è anche chi, come l'Olanda, resta apertamente scettica sul principio dell'intervento sui mercati dell'energia.
Alle riunioni era assente il rappresentante permanente della Germania, altro Paese storicamente scettico sull'idea del price cap al gas.
Fonte: Foto diBruno /GermanydaPixabay e Commons Wikimedia
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