CronacaArresto cardiaco in un ristorante di Padova, uomo salvato dal dottor Paolo Ascierto

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Arresto cardiaco in un ristorante di Padova, uomo salvato dal dottor Paolo Ascierto

Intervento provvidenziale del noto virologo, Direttore dell'Unità di Oncologia Medica Melanoma Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative Istituto Nazionale per lo studio e la cura dei tumori

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 19 ottobre 2022 10:06:18

Apprensione venerdì scorso in un ristorante di Padova, dove un uomo ha rischiato di morire a causa di un arresto cardiaco. Provvidenziale l'intervento del virologo Paolo Ascierto, che ha salvato l'uomo grazie alle competenze acquisite con un corso Als.

«Lo ammetto, quando l’inverno scorso fui invitato da Arturo Cuomo e Domenico Caliendoa fare il corso Advanced life support ebbi un moto di noia, non per il corso in sé, per carità, io parteciperei a tutti i corsi del mondo, se fosse possibile e, soprattutto, avessi tempo. Quel corso, benché necessario per le nostre attività di fase 1, organizzato durante le ore di lavoro dai nostri anestesisti del Pascale, toglieva tempo alla mia attività di ricerca al reparto, insomma ai pazienti. A pensarci ora, dopo quello che mi è capitato venerdì scorso a Padova, arrossisco», si legge su Voce di Napoli che ha riportato le parole dell'oncologo.

Il racconto prosegue: «Ero a cena con mio fratello e un gruppo di amici. Ero appena arrivato, posso dire di essere capitato lì per caso, quando uno dei commensali si sente male. In realtà non si sente male, il suo cuore si ferma, dalla bocca inizia a uscirgli bava. Sono un medico, è vero, ma non un medico di pronto soccorso. Mi occupo di ricerca, la mia è una medicina ragionata più che di azione. Ma mi rendo subito conto che non c’è un attimo da aspettare. Cosa hanno detto che bisogna fare a quel corso? La mente corre velocissima: aiutatemi a sdraiarlo, polso carotideo assente... perdita di coscienza ed assenza di respiro… Urlo: "Arresto cardiaco" e poi palmo della mano sul cuore e l’altra mano che spinge forte. Urlo ancora, "chiamate il 118 e ditegli che ci troviamo con un paziente in arresto", ancora…"Qualcuno prenda il tempo e avvisi quando passano 2 minuti"…"Organizzatevi, bisogna darci il cambio al massaggio ogni 2 minuti"… nel frattempo spingevo, spingevo come Marco Ranno e Mimmo Caliendodella Scuola italiana emergenze ci hanno insegnato. "Ci giochiamo tutto in 10 minuti", ci hanno insegnato al corso, "ma i primi 6 minuti sono fondamentali, dopo diventa tutto inutile". Ma 10 minuti sono tanti. Per far tornare in vita quell’uomo bastano un minuto e mezzo di massaggio cardiaco, il suo volto prende subito colore, mi guarda, ci guarda stranito. L’ambulanza arriverà solo dopo 25 minuti», ha spiegato il Direttore dell'Unità di Oncologia Medica Melanoma Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative Istituto Nazionale per lo studio e la cura dei tumori.

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