Tu sei qui: CronacaCaivano, donne sfrattate contestano don Patriciello: "C'è chi soffia sul fuoco"
Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 20 ottobre 2023 21:41:17
Donne che temono di perdere la casa - occupata abusivamente - e che pensano di manifestare tutta la loro indignazione contro il prete simbolo anti camorra, don Maurizio Praticiello che viene accusato di essere il colpevole dello sfratto subìto.
Era stato lui il principale artefice dell' 'offensiva' dello Stato nel Parco Verde, dopo il suo appello accolto dal governo che, tra le altre misure, ha disposto anche un censimento dei tanti alloggi occupati dai 'sine titulo'.
Ieri sera quelle donne sono andate a protestare davanti alla parrocchia, armate di magafono, e ci sono stati momenti di tensione, con i carabinieri che sono dovuti intervenire ed hanno identificato tutte.
Durante la manifestazione gli animi si sono scaldati con il prete che ha cercato di parlare con loro, ma il colloquio si è dovuto interrompere: la situazione era troppo tesa. Arrivati i carabinieri, la protesta comunque è rientrata.
Don Maurizio Patriciello è un protagonista della lotta quotidiana a Caivano volta a ridare dignità civile ad una cittadinanza oppressa, per questo fu lui a chiedere - dopo i fatti delle violenze sulle due cuginette - l'intervento del governo, con la stessa Meloni che raccolse l'invito e andò, di persona, a Caivano.
Ora proprio per la sua tenacia e la sua lotta - non solo alla rassegnazione - contro il degrado aveva chiesto anche di intervenire su quelle situazioni di disagio che comprendevano anche l'occupazione abusiva di case.
Operazione portata a termine come richiesto dal sacerdote e che ha scatenato, appunto, l'ira funesta delle donne che hanno manifestato proprio contro il sacerdote.
Don Patriciello oggi ha cercato di calmare gli animi:
"Qualcuno soffia sul fuoco. Le donne che sono venute da me a protestare le conosco bene, sono brave persone anche che se occupano illegalmente appartamenti al Parco Verde. Purtroppo c'è chi va dicendo in giro che se perdono la casa è colpa mia. Ma comunque ci siamo chiariti, sanno che non è vero. Ora - aggiunge il sacerdote - stanno venendo a galla tante situazioni di illegalità che riguardano anche persone per bene, che vivono in appartamenti assegnati ad altri che però se ne sono andati e non vivono a Caivano, ma spesso sono parenti degli attuali inquilini. Poi c'è anche chi ha pagato per avere un alloggio che non gli spettava, ma in ogni caso per la maggior parte, ripeto, si tratta di brave persone, che non vanno confuse con i camorristi e i delinquenti, che pure alimentano il business degli alloggi popolari, e su cui vanno fatte indagini".
A ribadire che anche il governo si occuperà dell'emergenza casa è stata la viceministra con delega alle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci, oggi a Caivano per incontrare don Patriciello e soprattutto a fare il punto sui fondi per i servizi sociali "che c'erano ma non sono stati spesi" da Comune di Caivano e Ambito sociale.
La Bellucci ha garantito che sulla situazione degli alloggi si distinguerà caso per caso:
"Come governo intendiamo occuparci dell'emergenza abitativa, e con le forze dell'ordine cercheremo di andare ad approfondire le caratteristiche di ciascuna persona che si trova a Caivano. Le persone - ha aggiunto - sono diverse, hanno bisogni e caratteristiche diverse, non possiamo pensare di approcciarle con un unico modo indistinto. Le iniziative che hanno valore sono quelle che guardano negli occhi le persone e le prendono per mano per accompagnarle di nuovo ad un ritorno alla vita".
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