CronacaCamorra, stretta sul clan Moccia: il boss Angelo torna al carcere duro assieme al fratello

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Camorra, stretta sul clan Moccia: il boss Angelo torna al carcere duro assieme al fratello

Angelo e Luigi, assieme al fratello più giovane Antonio, sono imputati in un processo che si tiene nell’aula bunker di Poggioreale. E’ un braccio di ferro cha avanti da anni, tra pm napoletani e avvocati di parte.

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 21 dicembre 2022 11:02:17

Angelo Moccia, dopo essere stato scarcerato qualche anno fa, dovrà fare ritorno al carcere duro, assieme a suo fratello Luigi, su richiesta dei pm del pool anticamorra di Napoli. Lo racconta il Mattino di Napoli.

Angelo e Luigi, assieme al fratello più giovane Antonio, sono imputati in un processo che si tiene nell'aula bunker di Poggioreale. E' un braccio di ferro cha avanti da anni, tra pm napoletani e avvocati di parte.

Si lotta contro il tempo per evitare casi di decorrenza dei termini di custodia cautelare, come da sempre accade per i maxiprocessi a carico del Clan che da decenni opera ad Afragola e nell'Area a nord di Napoli. I Moccia devono difendersi dall'accusa di aver governato un sistema camorrista radicato a Napoli e a Roma, grazie a una fitta trama di ramificazioni societarie in diversi ambiti imprenditoriali, come quello dei carburanti.

"Angelo Moccia da sempre è un personaggio ambiguo che ha fa fatto spesso discutere. La sua decisione di dissociarsi (cosa che prima facevano soltanto i terroristi) dal sistema criminale che egli stesso aveva messo in piedi, non di pentirsi, gli ha consentito di lasciare il regime di 41bis, prima, e poi di essere scarcerato. Come viene sempre più spesso denunciato da magistrati e dagli inquirenti, il sistema della dissociazione non è un vero allontanamento dal mondo camorristico ma soltanto uno stratagemma per avere sconti di pena e vantaggi per poi riprendere la carriera criminale. Con la dissociazione si svelano i propri peccati ma non si fanno nomi, così si mantiene intatta la propria reputazione e non si rischia nulla. Ci auguriamo che il maxiprocesso si concluda prima che si vada in prescrizione, che si arrivi presto alla verità e che i boss abbiano ciò meritano davvero." -le parole del deputato dell'Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

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