CronacaDisumanità a Napoli, bimba di 9 anni con gambe e braccia spezzate: non ha mai dormito in un letto

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Disumanità a Napoli, bimba di 9 anni con gambe e braccia spezzate: non ha mai dormito in un letto

La sua storia è stata raccontata dall'assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese, che ieri pomeriggio ha accompagnato Marco Caramanna, presidente della La Casa di Matteo, a prendere la bambina all'AORN Santobono-Pausilipon.

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), sabato 13 agosto 2022 09:37:32

Colonna vertebrale deformata e fratture scomposte a gambe e braccia, mai curate, a causa delle botte ricevute. Possiamo descrivere così l'aspetto e la drammatica situazione di una bimba di 9 anni del Napoletano. La piccola non può sdraiarsi perché non ha mai dormito in un letto.

La sua storia è stata raccontata dall'assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese, che ieri pomeriggio ha accompagnato Marco Caramanna, presidente della La Casa di Matteo, a prendere la bambina all'AORN Santobono-Pausilipon.

«La piccola neospite ha una storia surreale, che va oltre ogni nostra possibile immaginazione. - spiega Trapanese - Ha nove anni e da quando è nata ha subito violenze indescrivibili. I suoi genitori non si occupavano neanche semplicemente di nutrirla; erano solo i fratelli più piccoli che ogni tanto le davano da mangiare qualche biscotto e un po' di latte. Non ha mai dormito in un letto e questo le ha causato una malformazione della colonna vertebrale che non le consente di stendersi; ha diverse fratture scomposte alle braccia e alle gambe per le numerose percosse, che non sono mai state curate.

Ho voluto essere presente per far sentire la vicinanza delle Istituzioni in questa accoglienza complessa e delicata e per esprimere il profondo ringraziamento non solo mio ma della collettività tutta per il lavoro di questa comunità e di TUTTE le comunità di accoglienza che collaborano con la nostra Amministrazione e che con amore e professionalità si dedicano ai bambini più fragili e meno fortunati, andando oltre le loro storie di profondo dolore ed offrendo loro una vita dignitosa, circondati dalla cura e dall'amore che non hanno potuto trovare in famiglia.

Ho voluto, inoltre, essere presente per ringraziare gli assistenti sociali, risorse insostituibili che con umanità e professionalità supportano la cittadinanza, ed in particolare i più deboli ed esposti, attraverso processi di aiuto spesso di grande complessità. Grazie al loro lavoro siamo riusciti, nel caso specifico, a salvare la vita della piccola e dei suoi fratellini. Benvenuta, da oggi inizia una nuova vita dove la violenza e l'incuria cedono il passo all'amore e alla cura», chiosa l'assessore al Welfare.

Foto: Assessorato alle Politiche Sociali

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