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Dopo l'incidente in cui un camion travolse e uccise il ciclista Davide Rebellin lo scorso 30 novembre, è stato arrestato in Germania il conducente del mezzo che provocò la morte dello sportivo veneto: dopo quasi 7 mesi la svolta nelle indagini.

Carabinieri e magistrati ne sono sempre stati convinti sul fatto che il camionista tedesco non poteva non aver visto ciò che aveva fatto: aveva fermato il camion, era sceso, aveva guardato la bicicletta distrutta e il corpo del ciclista, ed era ripartito, facendo perdere le tracce.

Oggi, Wolfgang Rieke, 62 anni, autotrasportatore di Recke, un paesino del nord della Germania, è stato arrestato su mandato europeo richiesto dal gip di Vicenza.

In Germania, rispetto all'Italia, non esiste il reato di omicidio stradale: Rieke - che finora ha negato sue responsabilità - era già rientrato in Germania.

In Germania però viene contemplato il reato di omissione di soccorso, sanzionato con la reclusione fino a tre anni. E probabilmente questo, con le prove fornite sul comportamenti pirata del 62enne, ha determinato l'arresto.

Wolfgang Rieke si trova in stato di 'arresto provvisorio' nel carcere di Münster (Germania). Entro 60 giorni l'autorità tedesca dovrà adottare decidere se aderire o meno alla richiesta di estradizione in Italia. L'uomo, altrimenti, potrebbe anche decidere di consegnarsi spontaneamente al nostro Paese.

Il fratello dell'ex campione, Carlo Rebellin ha commentato:

"È un primo, decisivo passo per la verità e la giustizia per Davide. Finalmente abbiamo la certezza di quello che è accaduto, e di poter rendere giustizia a mio fratello.

Stavamo aspettando da tanto questa notizia, speriamo il primo passo per punire il responsabile".