CronacaRagazza italiana arrestata in Iran, l'appello del papà su Facebook: «Vi prego, aiutatemi»

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Ragazza italiana arrestata in Iran, l'appello del papà su Facebook: «Vi prego, aiutatemi»

L'arresto risale a venerdì, quando la ragazza era insieme ad altre 9 persone, un gruppetto di amici francesi, polacchi, svedesi e olandesi.

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 3 ottobre 2022 10:54:35

Sono ore di apprensione per Alessia Piperno, la 24enne rinchiusa in una prigione di Teheran dopo un lungo viaggio in giro per il mondo. L'arresto risale a venerdì, quando la ragazza era insieme ad altre 9 persone, un gruppetto di amici francesi, polacchi, svedesi e olandesi.

Il padre di Alessia, titolare di una libreria nel quartiere Tuscolano di Roma, ha lanciato un appello su Facebook:

«Questa ragazza è Alessia Piperno, ed è mia figlia. È una viaggiatrice solitaria, gira il mondo per conoscere usi e costumi dei popoli. Si è sempre adeguata e rispettato le tradizioni e, in certi casi, gli obblighi, di ogni paese che ha visitato.

Erano 4 giorni che non avevamo sue notizie, dal giorno del suo 30 compleanno, il 28 settembre. Anche il suo ultimo accesso al cellulare riporta quella data. Stamattina arriva una chiamata. Era lei che piangendo ci avvisava che era in prigione. A Teheran. In Iran. Era stata arrestata dalla polizia insieme a dei suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno. Sono state solo poche parole ma disperate.

Chiedeva aiuto. Ci siamo subito mossi con la Farnesina, abbiamo chiamato l'Ambasciata italiana a Teheran. Ma ancora non sappiamo niente, neanche il motivo della reclusione. Ci dicono che si stanno muovendo.... E noi genitori, e il fratello David, non riusciamo a stare con le mani in mano. Non si può stare fermi quando un figlio ti dice " vi prego, aiutatemi " ....

Non sono un postatore di foto e non uso quasi mai social ma oggi non ho potuto farne a meno.... Voglio che si sappia e che questa notizia raggiunga più persone possibili, magari arrivare a quella giusta che può aiutarci. Grazie», conclude l'uomo.

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