CronacaRavello, Letta si schiera con Scurati e Saviano. La Fondazione gli scrive: «La “politica” non c’entra nulla»

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Ravello, Letta si schiera con Scurati e Saviano. La Fondazione gli scrive: «La “politica” non c’entra nulla»

«Aspetto Roberto Saviano e Antonio Scurati alla prossima Festa Nazionale del pdnetwork. Invito permanente», ha scritto su twitter schierandosi di fatto contro il governatore campano. A questo pungente twitt, la Fondazione ha risposto con una lettera aperta

Inserito da (Maria Abate), lunedì 21 giugno 2021 14:29:17

Dopo le dimissioni del neo-presidente della Fondazione Ravello Antonio Scurati e la denuncia di Roberto Saviano, che ha accusato Vincenzo De Luca di averlo escluso dall'evento, anche il segretario del Pd Enrico Letta ha detto la sua, in due righe.

«Aspetto Roberto Saviano e Antonio Scurati alla prossima Festa Nazionale del pdnetwork. Invito permanente», ha scritto su twitter schierandosi di fatto contro il governatore campano.

A questo pungente twitt, ha risposto, con una lettera aperta, l'Avvocato Paolo Imperato, consigliere anziano del Consiglio di amministrazione della Fondazione. Di seguito il testo.

 

Dott. Letta,

Le rimetto in allegato il comunicato del 18 giugno u.s. degli organi della Fondazione Ravello, preposti alla programmazione culturale della fondazione stessa, composti da persone libere e autonome non meno dei signori Scurati e Saviano.

È montata - sulle dimissioni del dott. Scurati - una polemica politica, a cui il Suo post odierno rischia di fare da sponda, su una vicenda rispetto alla quale la "politica" non c'entra nulla. Sarebbe opportuno che prima di trasformare in martiri della libertà persone che non lo sono, ci si informasse sui fatti.

La ragione del Festival di Ravello è la realizzazione di eventi musicali di grande livello e la programmazione del Festival 2021, approvata dagli organi competenti, ha previsto qualificati concerti di livello internazionale, come da programma che si allega per opportuna conoscenza.

Potrà venire quando vuole ad assistere agli spettacoli programmati dal direttore artistico Alessio Vlad, oltre che alla celebrazione del centenario della morte di Enrico Caruso, simbolo eterno della musica nel mondo.

Altri eventi, che esulano dalla musica, peraltro mai proposti agli organi statutari, ma frutto di estemporanee e solitarie iniziative, sono sicuramente coerenti con la Festa dell'amicizia, ma estranei ad un Festival, di rilievo internazionale, della musica, che non ha colori politici.

 

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