Tu sei qui: CronacaRazzo cinese in caduta libera: 9 regioni italiane in allerta. Ma la Cina tranquillizza: “Si brucerà nell’atmosfera”
Inserito da (Maria Abate), sabato 8 maggio 2021 07:47:21
Il razzo cinese alla deriva nell'orbita terrestre potrebbe cadere sulla Terra in un arco di sei ore precedenti o successive alle 02:24 del mattino di domenica 9 maggio e c'è la possibilità che coinvolga il centro-sud d'Italia.
Long March 5B, un siluro dal peso che supera complessivamente le 22 tonnellate, decollato dall'isola di Hainan il 29 aprile trasportando il primo modulo della stazione spaziale orbitante, "Tianhe", potrà cadere ovunque nel Mondo tra la latitudine 41.5 e -41.5.
Il razzo ha il compito di portare in orbita bassa carichi massicci. "In sostanza, tutto il propellente del razzo viene sfruttato per portare a destinazione un carico eccezionale, dopodiché non è più possibile controllarne il rientro", ha spiegato all'Ansa Luciano Anselmo, dell'Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isti-Cnr) di Pisa. Dal 1990, però, ricorda il Guardian, i lanci spaziali prevedono che nessun oggetto oltre le 10 tonnellate sia volontariamente lanciato in orbita per rientrare poi in modo incontrollato: "La cosa spiacevole è che è davvero negligente da parte della Cina. Oggetti di più di dieci tonnellate non li lasciamo cadere dal cielo intenzionalmente".
La Cina però ha affermato che il rischio di danni sulla Terra dalla ricaduta del suo razzo "è estremamente basso". Lo ha assicurato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, dopo che gli Stati Uniti hanno avvertito che i detriti potrebbero schiantarsi su un'area abitata. "La gran parte dei componenti saranno distrutti dall'ablazione durante il rientro nell'atmosfera e la probabilità di causare danni alle attività o alle persone a terra è estremamente bassa".
In via precauzionale, il Capo Dipartimento di Protezione Civile Fabrizio Curcio ha emesso una nota di allerta per 9 regioni del Centro-Sud, ovvero Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Quindi, ha convocato il Comitato Operativo della Protezione Civile, per un'analisi degli ipotetici scenari dovuti al rientro incontrollato in atmosfera del lanciatore spaziale, in modo da poter condividere tutte le informazioni con le strutture operative e i territori potenzialmente coinvolti.
I cittadini sono invitati a restare al chiuso, tra le 20:30 di sabato 8 maggio e le 8:30 del mattino di domenica 9 maggio e ad adottare responsabilmente comportamenti di auto protezione nell'ipotesi (assai remota) che alcuni frammenti possano raggiungere la terra.
Ecco le informazioni della Protezione civile:
Il tavolo tecnico - composto da Asi, (Agenzia Spaziale Italiana), da un membro dell'ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentati del Ministero dell'Interno - Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa - Coi, dell'Aeronautica Militare - Isoc e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni - continuerà, insieme ai rappresentanti delle Regioni potenzialmente coinvolte, a seguire tutte le operazioni del rientro, fornendo analisi e aggiornamenti sull'evoluzione delle operazioni.
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