CronacaSoverato, chiede di essere retribuita per le ore di lavoro effettuate. Datore di lavoro la picchia

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Soverato, chiede di essere retribuita per le ore di lavoro effettuate. Datore di lavoro la picchia

La colluttazione tra la giovane 25enne e il ristoratore ripresa dalla ragazza col telefonino

Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 3 agosto 2022 20:29:59

E' successo a Soverato in Calabria dove Beauty, ragazza 25enne, originaria della Nigeria, avrebbe messo alle strette il proprio datore di lavoro chiedendo la retribuzione per le ore di lavoro effettuate: il tutto tramite una diretta su Instagram con il video che è diventato presto virale.

La reazione del ristoratore è stata violenta nei confronti della dipendente che era impiegata come lavapiatti nel lido gestito dall'uomo che - per il momento - non è stato denunciato dalla ragazza.

Successivamente anche il gestore dell'esercizio si è recato dai carabinieri per fornire la propria versione dei fatti.

Intanto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, originario della Calabria ha twittato sul caso: "Un episodio ignobile e di una gravità inaudita l'aggressione alla lavoratrice di Soverato cui va la nostra vicinanza e solidarietà. Bisogna reagire uniti di fronte a chi non ha alcun rispetto per la persona e per i diritti fondamentali di una società democratica".

Anche la Fipe - federazione italiana pubblici esercizi - condanna fermamente l'aggressione fisica subita dalla lavoratrice e ha dichiarato diramando una nota all'ANSA:

"Se le indagini delle Forze dell'ordine confermassero la dinamica dei fatti, come FIPE -la più grande rappresentanza del settore, firmataria del Contratto Collettivo del Lavoro più utilizzato dalla ristorazione e dai locali pubblici italiani- ci costituiremo parte civile nei confronti del gestore. Si tratta certamente di un gesto simbolico di solidarietà verso una donna lesa nella sua dignità personale, ma vuole essere anche un modo per tutelare la reputazione e l'immagine di un'intera categoria, che crede nel valore del lavoro, nell'equa retribuzione dei propri collaboratori e nella valorizzazione delle competenze e delle qualità dei propri dipendenti, come professionisti e come persone".

Anche Matteo Salvini è intervenuto sulla vicenda: "Chi usa violenza è un delinquente".

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