CronacaTragedia funivia Stresa-Mottarone: arrestate tre persone per non aver volontariamente attivato il freno

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Tragedia funivia Stresa-Mottarone: arrestate tre persone per non aver volontariamente attivato il freno

A tre giorni dalla tragedia del Mottarone, il crollo della cabina della funivia in cui sono morte quattordici persone, tra cui due bimbi, ci sono tre fermati. Il freno non è stato attivato volontariamente per evitare di dover fermare l'impianto in una domenica colma di visitatori.

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 26 maggio 2021 09:28:21

A tre giorni dalla tragedia del Mottarone, il crollo della cabina della funivia in cui sono morte quattordici persone, tra cui due bimbi, ci sono tre fermati. Si tratta di Luigi Nerini, proprietario della società che gestisce l'impianto, la Ferrovie Mottarone srl, Gabriele Tadini, direttore del servizio ed Enrico Perocchio, caposervizio. A disporre il fermo è stato il procuratore della Repubblica di Verbania, Olimpia Bossi, che con il pm Laura Carrera coordinano le indagini dei carabinieri, in seguito all'analisi della cabina precipitata e agli interrogatori.

Il freno non è stato attivato volontariamente per evitare di dover fermare l'impianto in una domenica colma di visitatori. Lo riferisce il comandante provinciale dei Carabinieri di Verbania, tenente colonnello Alberto Cicognani. «C'erano malfunzionamenti nella funivia, è stata chiamata la manutenzione, che non ha risolto il problema o lo ha risolto solo in parte. Per evitare ulteriori interruzioni del servizio, hanno scelto di lasciare la 'forchetta', che impedisce al freno d'emergenza di entrare in funzione», spiega.

La svolta nelle indagini sul disastro della funivia del Mottarone è arrivata nella notte, quando i tre responsabili hanno ammesso la negligenza. Tutti e tre sono stati portati in carcere a Verbania. Omicidio colposo plurimo, disastro colposo e rimozione degli strumenti atti a prevenire gli infortuni, aggravato dal disastro e lesioni gravissime (in relazione alle condizioni del piccolo Eitan ricoverato al Regina Margherita di Torino): queste, secondo quanto riferisce l'AGI, le ipotesi di reato in base alle quali la procura ha deciso gli arresti.

Già nella giornata di sabato c'era stato un blocco: secondo l'accusa, il meccanismo di emergenza è stato manomesso per evitare di interrompere il servizio in una giornata che lasciava presagire un buon afflusso di turisti.

A quanto pare i tre fermati non avrebbero potuto negare: le foto del relitto della cabina scattate il giorno stesso dell'incidente da vigili del fuoco e dal soccorso alpino mostrano la presenza della "forchetta" in uno dei freni della funivia.

(Foto: Vigili del Fuoco)

 

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