E' stato rinvenuto un inedito battuto a macchina sul retro di una traduzione montaliana di Yeats, sviscerato da egli stesso.

Il componimento è dedicato al dibattito ambientalista sull'Hotel Fuenti, l'ecomostro della Costiera Amalfitana costruito nel 1971 in barba a ogni vincolo paesaggistico e poi abbattuto dopo una lotta trentennale da parte degli ambientalisti.

Il componimento è stato rinvenuto da Ida Duretto, docente di Letteratura italiana all'Università di Kyoto, ex alunna della Scuola Normale Superiore di Pisa, tra le carte del poeta conservate al Centro Manoscritti - Università di Pavia.

Il testo risale al marzo 1975, ed è tanto più prezioso perché aggiunge un tassello alla conoscenza dello spirito ecologista di Eugenio Montale, che fu convinto da Elena Croce (figlia di Benedetto) a prendere posizione nella vicenda dell'Hotel Fuenti, l'ecomostro eretto nel 1972 sulla costiera amalfitana. Già prima di scrivere la lirica, Montale aveva già preso posizione contro l'Hotel Fuenti, assieme ad altri intellettuali dell'epoca come Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Indro Montanelli, Mario Soldati, Franco Zeffirelli.

La lirica inedita scoperta da Duretto sarà pubblicata sul prossimo numero dei "Quaderni montaliani".

"Pare che prima o poi

anzi prima che poi

sugli Aliscampi che splendono

tra Amalfi e Vietri si vedranno enormi

grattacieli e già sorge dalla cintola insù

l'intellighenzia, con suoi alti piati.

Ma saranno sprecati; grattare il cielo

è ciò che resta a chi non creda più

che un cielo esista."

Eugenio Montale

8/03/1975