Lavoro e FormazioneFine del Reddito di Cittadinanza, e ora?

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Fine del Reddito di Cittadinanza, e ora?

Vademecum per gli strumenti attivi dopo l'addio al tanto criticato Rdc. Per chi è fuori serve una domanda per l'assegno unico universale

Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 1 agosto 2023 18:54:43

di Norman di Lieto

Con l'addio al reddito di cittadinanza che cosa possono fare gli ex percettori?

Il primo step è quello che prevede la presa in carico da parte dei servizi sociali dei Comuni che ha visto anche la dichiarazione di Antonio Decaro, Sindaco di Bari che dice come con l'addio al Reddito di Cittadinanza molte persone che in Comune non si vedevano più, sono 'magicamente' riapparse.

Attenzione però: anche per la presa in carico da parte dei servizi sociali del Comune di residenza dell'ex percettore se ci sono 'particolari' condizioni, l'ente può decidere per la proroga fino alla fine del 2023.

La nuova misura introdotta dal governo Meloni che mira a 'spingere' maggiormente sulle politiche attive del lavoro: "Sostegno alla Formazione e Lavoro" - che vale per chi è 'occupabile' e non rientra più nei criteri nel reddito di cittadinanza.

Occorre, qui, l'iscrizione tramite un'apposita piattaforma ai centri per l'impiego regionali per seguire i relativi corsi di formazione pensati ad hoc per il percettore.

Ecco un piccolo vademecum post-Rdc, con l'avvertenza che alcune procedure attuative sono ancora in arrivo.

Per i nuclei familiari che hanno al loro interno un figlio minorenne, un componente disabile o un over60, oltre ovviamente ai criteri di basso reddito e Isee, in questo caso si ha diritto al Reddito di Cittadinanza solo se si è presi in carico dal Servizi Sociali dei Comuni. A

l momento al ministero del Lavoro sono già stati segnalati 88mila nuclei familiari per i quali è partito l'iter. La presa in carico dei servizi sociali arriva ovviamente solo in caso di disagi estremi: ad esempio per i senzatetto, per soggetti tossicodipendenti, per vittime di violenza, in caso di malattie mentali.

Se invece, all'interno dei nuclei familiari esistono persone occupabili come quelle 159mila famiglie che hanno ricevuto il messaggio telefonico dell'Inps: gli 'occupabili' potranno iscriversi ai centri per l'impiego tramite la piattaforma Siisl e seguire i corsi attivati dalle Regioni.

Il nodo è che la piattaforma non è ancora operativa e dovrà garantire l''interoperabilità': in pratica dovranno potersi connettere tutti i diversi sistemi ora previsti per consentire la scelta dei corsi o dei percorsi formativi.

Vengono inseriti automaticamente tutti coloro che stanno già seguendo il progetto Gol (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori).

I corsi in molti casi sono già attivi, hanno durata variabile, ma certo ce ne saranno di nuovi: ci sono corsi per tatuatori e per istruttori di autoscuola, per gestori di rifugi alpini, di social media marketing e di gestione di magazzino, di servizi cimiteriali e parrucchieri, di operatori su navi crociera e di gestione aziendale.

Sono poi previsti tirocini presso strutture pubbliche. Un decreto del ministero del Lavoro stabilirà la durata e anche se sono validi i corsi on line.

Per quanto riguarda l'Assegno Unico Universale è lo strumento di sostegno per i figli a carico che ha assorbito tutti i precedenti aiuti.

Per chi aveva il reddito di cittadinanza scattava in automatico, mentre ora per chi non riceve più questo sussidio sarà necessario fare nuovamente un'apposita domanda.

Importante farlo: il rischio è che oltre al Rdc si possa perdere anche l'importo dell'Assegno Unico.

 

Fonte foto: Foto diBrunodaPixabay e Foto diSteve BuissinnedaPixabay

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