Tu sei qui: MondoMosca condanna gli attacchi israeliani contro l'Iran: «Violazione inaccettabile del diritto internazionale»
Inserito da (Admin), venerdì 13 giugno 2025 15:10:17
La Russia condanna con fermezza i raid compiuti da Israele contro il territorio iraniano, avvenuti nella notte tra il 12 e il 13 giugno, definendoli una «violazione inaccettabile della Carta delle Nazioni Unite e delle norme del diritto internazionale». È quanto si legge in una dichiarazione ufficiale del Ministero degli Esteri russo, diffusa nella giornata di oggi e firmata dal ministro Sergey Lavrov.
«Esprimiamo profonda preoccupazione per la pericolosa escalation delle tensioni in Medio Oriente», ha dichiarato Lavrov, sottolineando come «gli attacchi militari non provocati contro uno Stato sovrano membro dell'ONU, contro i suoi cittadini, contro città pacifiche nel sonno e contro infrastrutture dell'energia nucleare siano del tutto inaccettabili».
Il capo della diplomazia russa ha inoltre denunciato «il particolare cinismo» degli attacchi, compiuti «nel pieno della sessione del Consiglio dei Governatori dell'AIEA e alla vigilia di un nuovo ciclo di contatti indiretti tra i rappresentanti dell'Iran e degli Stati Uniti». Secondo Mosca, tali azioni «hanno minato e fatto regredire gli sforzi multilaterali, portati avanti con grande fatica, volti a ridurre la conflittualità e a trovare soluzioni che eliminino sospetti e pregiudizi nei confronti del programma nucleare pacifico iraniano».
Lavrov ha puntato il dito contro la leadership israeliana: «È evidente che a Gerusalemme Ovest si sia compiuta una scelta consapevole a favore di un'ulteriore escalation delle tensioni e di un innalzamento del livello di conflitto. Abbiamo ripetutamente avvertito della pericolosità di avventure militari che rappresentano una minaccia per la stabilità e la sicurezza della regione. La responsabilità per tutte le conseguenze di questa provocazione ricadrà sulla leadership israeliana».
La Russia segue «con grande attenzione le azioni dell'AIEA», ha aggiunto Lavrov, evidenziando che «i membri dell'Agenzia, insieme ai cittadini della Repubblica Islamica dell'Iran, sono stati anch'essi esposti al fuoco israeliano». Mosca si aspetta dal Direttore Generale dell'AIEA «valutazioni ponderate e obiettive su quanto accaduto, compresa un'analisi approfondita delle possibili conseguenze radiologiche degli attacchi contro i siti nucleari iraniani».
Il ministro degli Esteri russo ha anche criticato l'approccio degli Stati occidentali: «Confidiamo che gli Stati occidentali, che hanno alimentato l'isteria anti-iraniana all'interno del Consiglio dei Governatori dell'AIEA e che ancora una volta hanno imposto, per convenienza politica e ideologica, una risoluzione priva di consenso unanime, comprendano le conseguenze disastrose del loro approccio distruttivo e riconoscano la loro parte di responsabilità nella tragedia attuale».
Infine, Lavrov ha ribadito la posizione della Russia: «Siamo fermamente convinti che, qualunque giustificazione venga addotta da coloro che hanno pianificato, preparato e compiuto l'attacco contro l'Iran, la questione del programma nucleare iraniano non può avere una soluzione militare e può essere risolta esclusivamente attraverso mezzi pacifici e politico-diplomatici. Speriamo che questo approccio prevalga. Invitiamo tutte le parti alla massima moderazione, al fine di evitare un'ulteriore escalation delle tensioni e il rischio che la regione precipiti in una guerra su vasta scala».
Lavrov ha ricordato infine che «gli Stati Uniti hanno espresso disponibilità a tenere un nuovo ciclo di negoziati con l'Iran sul programma nucleare iraniano in Oman», auspicando che tale via diplomatica possa essere perseguita.
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