Tu sei qui: MondoTrump rivendica l'attacco agli impianti nucleari iraniani: «Missione compiuta, ora è il tempo della pace»
Inserito da (Admin), domenica 22 giugno 2025 18:27:00
Con un messaggio diretto pubblicato su Truth, il presidente Donald J. Trump ha annunciato che gli Stati Uniti hanno «completato con successo» un'operazione militare contro tre siti nucleari iraniani: Fordow, Natanz ed Esfahan. L'intervento, presentato come chirurgico e «senza perdite tra i nostri uomini», avrebbe impiegato bombardieri stealth e missili di precisione, colpendo in particolare il sito sotterraneo di Fordow con un intero carico di bombe.
«NOW IS THE TIME FOR PEACE!», ha scritto Trump, rivendicando la forza dell'esercito americano e dichiarando che nessun altro Paese al mondo avrebbe potuto realizzare un'operazione simile.
Fonti del Pentagono, confermando l'azione, hanno parlato di Operation Midnight Hammer, un'operazione condotta nella notte con supporto della Marina e dell'Aeronautica, con tutti gli aerei «ora fuori dallo spazio aereo iraniano».
La comunità internazionale si è immediatamente mobilitata. Il segretario generale dell'ONU António Guterres ha lanciato un appello alla calma, definendo l'attacco un potenziale detonatore di una nuova guerra regionale. La Cina ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza, mentre l'Unione Europea ha espresso «grave preoccupazione» per le conseguenze dell'azione americana.
Sul fronte interno, Trump ha incassato il pieno sostegno dei repubblicani, che vedono in lui il restauratore della potenza militare americana. Critici, invece, i democratici, che accusano il Presidente di aver agito senza un mandato esplicito del Congresso.
La Repubblica Islamica ha parlato di un atto di guerra. Il ministero degli Esteri iraniano ha definito l'attacco «una palese violazione del diritto internazionale», promettendo una risposta «ferma e proporzionata». Intanto, l'esercito iraniano è stato posto in stato di massima allerta, e le forze paramilitari fedeli a Teheran - dai Pasdaran a Hezbollah - si stanno mobilitando nelle aree sensibili della regione.
Secondo analisti della sicurezza, Trump avrebbe ordinato l'attacco in seguito a informazioni di intelligence che indicavano un'imminente accelerazione del programma nucleare iraniano, forse in vista della costruzione di una bomba. Fordow, scavato in profondità sotto una montagna, è da anni uno degli obiettivi più temuti da Washington e Tel Aviv.
Con questo attacco, Trump segna una svolta nella strategia americana in Medio Oriente: non più solo deterrenza, ma azione diretta per neutralizzare le minacce. Se da un lato il Presidente in carica rilancia l'idea di una «pace imposta dalla forza», dall'altro il rischio concreto è che si inneschi una spirale di ritorsioni, con impatti devastanti sulla stabilità globale.
Le prossime ore saranno cruciali per capire se questa offensiva rappresenterà davvero un punto di svolta o l'inizio di un conflitto più ampio nel Golfo Persico.
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