PoliticaAddio al Reddito di Cittadinanza, Decreto lavoro diventa legge. Conte: "Se la prendono con i più fragili"

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Addio al Reddito di Cittadinanza, Decreto lavoro diventa legge. Conte: "Se la prendono con i più fragili"

Dopo l'ok del Senato la scorsa settimana sul decreto lavoro arriva anche il via libera dell'Aula di Montecitorio che già martedì aveva votato la fiducia al governo: il testo diventa quindi legge con 154 voti a favore, 82 contrari e 13 astenuti

Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 29 giugno 2023 21:03:50

di Norman di Lieto

Il tanto 'dibattuto' Decreto Lavoro diventa legge: e dentro questo Decreto c'è tutto quello che ha diviso e divide i due opposti schieramenti politici.

Da una parte per M5S, Pd e +Europa si tratta di un clamoroso passo indietro in tema di diritti proprio sul lavoro.

Mentre dall'altra, secondo Fratelli d'Italia c'è da 'mettere agli atti' che questo era uno dei punti della campagna elettorale, su tutti, l'abrogazione del Reddito di Cittadinanza che andrà lentamente 'a morire' per essere sostituito dall'Assegno di inclusione.

In una nota il deputato di Fratelli d'Italia Paolo Trancassini ha dichiarato:

"Abbiamo mantenuto un impegno preso con gli italiani: la nostra Nazione riparte finalmente dal lavoro. Grazie al governo Meloni si archivia la pagina dell'assistenzialismo di Stato con il superamento del Reddito di Cittadinanza e si rimette al centro il lavoro, promuovendo vere politiche attive e puntando sui giovani.
Questo governo non dimentica nessuno: per le persone in stato di povertà è previsto l'Assegno di inclusione oltre ad un supporto per la formazione al lavoro destinato alle persone tra i 18 e i 59 anni.
Inoltre grazie al taglio del cuneo fiscale, all'aumento dei benefit per chi ha figli e alle misure per promuovere il lavoro giovanile la nostra Nazione inverte finalmente la rotta rispetto al passato''.

Oltre a dire arrivederci al Reddito di Cittadinanza, il nuovo Decreto lavoro punta al taglio del cuneo fiscale a partire da luglio, e nuove regole per i contratti a termini che avranno meno vincoli.

Dopo il via libera dell'Aula di Montecitorio che già martedì aveva votato la fiducia al governo, il testo diventa quindi legge con 154 voti a favore, 82 contrari e 13 astenuti.

Poco prima del voto finale i deputati del M5s hanno esposto uno striscione ("Basta vite precarie") che ha fatto sospendere la seduta ed hanno portato al tavolo del governo le bollette di cittadini.

Per il TAGLIO DEL CUNEO FISCALE: buste paga un po' più pesanti dal primo luglio, quindi praticamente da subito, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati. Il testo licenziato dalle camere prevede una ulteriore sforbiciata al cuneo fiscale, rispetto alla Legge di Bilancio, sotto forma di esonero contributivo: dal 3% al 7% per i redditi annui fino a 25mila euro e dal 2% al 6% per i redditi fino a 35mila euro. La riduzione, ed è qui che si concentrano gli attacchi delle opposizioni, sarà in vigore solo fino al 31 dicembre 2023.

Per la RIFORMA DEL REDDITO DI CITTADINANZA: Da inizio 2024 esce di scena il reddito di cittadinanza sostituito come detto dall'Assegno di inclusione per le famiglie con almeno un disabile, o un minore, o un over 60.

Le regole per le offerte di lavoro "congrue": i beneficiari dell'assegno di inclusione con figli under 14 saranno tenuti ad accettare un'offerta a tempo indeterminato solo se entro gli 80 km oppure raggiungibile in due ore con i mezzi di trasporto pubblico. Nel caso di offerta a tempo determinato, compreso il lavoro somministrato, devono essere presenti entrambi i requisiti.

MENO VINCOLI PER I CONTRATTI A TERMINE: Spariscono le causali per proroghe e rinnovi dei contratti a termine fino a 12 mesi.

PROROGA DELLO SMART WORKING: Il lavoro agile, che termina il 30 giugno, viene prorogato nel privato fino al 31 dicembre per i lavoratori fragili e i genitori con figli under 14, mentre nella P.a fino al 30 settembre solo per i fragili.

Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha dichiarato:

"Ma io dico: che coraggio dimostri se te la prendi con la pelle delle persone più fragili? Io se combatto mi batto alla pari, non vado a prendermela con chi è più fragile".

Anche Carlo Cottarelli intervenendo al Festival del Lavoro 2023 ha detto la sua sul nuovo Decreto lavoro:

"Non c'è dubbio che fosse necessario rivedere il reddito di cittadinanza. Rimane una questione irrisolta: è giusto dire che se non si vuole lavorare ma si può l'assegno non viene dato, ma per quelli che vorrebbero lavorare e non trovano lavoro non è chiaro nell'immediato cosa il governo intende fare per loro".

 

Fonte foto: Foto diPavel SternbergdaPixabay

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