Tu sei qui: PoliticaCaro benzina agita governo e maggioranza
Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 10 gennaio 2023 22:31:13
di Norman di Lieto
La decisione di non continuare con la politica dei prezzi calmierati del carburante come aveva fatto l'ex governo Draghi lo scorso mese di novembre agita la maggioranza e lo stesso esecutivo.
Un tema 'sensibile' che i cittadini vivono quotidianamente e che il rischio reale del superamento della soglia dei 2€ al litro crea non pochi problemi agli italiani.
Nel centrodestra affiorano però vedute diverse su quale sia la ricetta giusta per uscire da questa situazione.
La premier e la Lega sono convinti che i rincari siano frutto di speculazioni: e per questo l'intervento sulla trasparenza del mercato a vantaggio dei consumatori è stato esaminato e varato del Consiglio dei ministri con lo stesso Giorgetti insieme a Meloni a difendere la scelta di non tagliare il costo delle accise.
Mentre Forza Italia pensa che il problema non sia causato dall'avidità dei concessionari ma dalle accise, il cui taglio non è stato prorogato in manovra. "Sui carburanti - sottolinea il capogruppo Alessandro Cattaneo - secondo noi, non è in atto una speculazione, ma di certo c'è un tema legato ai prezzi, che dobbiamo affrontare".
Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, illustra lo stato del dibattito all'interno dell'esecutivo: "La scelta del governo di non prorogare il taglio delle accise è stata molto meditata e molto sofferta, una misura che però costa oltre un miliardo al mese. Il governo ha deciso di utilizzare quelle risorse per aumentare le pensioni minime, per tagliare il cuneo fiscale, quindi tutte misure sociali. E' chiaro - aggiunge l'esponente FdI - che se ci sarà la possibilità , e i conti lo consentiranno, appena possibile potremo ridurre anche il costo della benzina. Ma ricordo che abbiamo impegnato 30 miliardi per ridurre il costo delle bollette".
Sul tema arriva anche la richiesta dell'opposizione che con la capogruppo Pd in commissione Affari europei al Senato Tatjana Rojc, dichiara:
"La destra ci ripensi e tolga l'aumento delle accise, abbia il coraggio di ammettere davanti agli italiani che sua è la scelta di far aumentare il prezzo dei carburanti e faccia retromarcia. La speculazione è smentita da un pezzo di Governo mentre un altro pezzo di Governo grida 'al lupo' e alza cortine fumogene per nascondere che benzina e gasolio sono aumentati perché sono aumentate le accise. Intanto i soldi escono dalle tasche degli italiani. Patiscono famiglie normali e chi viaggia per lavoro, vive nell'incertezza una spina dorsale della nostra economia come l'autotrasporto, che specie in territori di confine come il Friuli Venezia Giulia subisce la concorrenza dei Paesi dell'est, favorita anche dai bassi prezzi sloveni del carburante".
Come sostiene una parte del Governo, Fratelli d'Italia e Lega, l'aumento dei prezzi del carburante è dovuto a manovre speculative, un'altra parte, con Forza Italia, contesta la decisione di non prorogare il taglio delle accise.
E la benzina - nel frattempo - si impenna.
Fonte foto: Foto diBernd SchraydaPixabay e Foto diPublicDomainPicturesdaPixabay
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