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Tu sei qui: PoliticaCaso Gregoretti, Salvini: «Sono pronto ad andare in galera per difendere il mio Paese»
Scritto da (Maria Abate), lunedì 20 gennaio 2020 14:53:00
Ultimo aggiornamento lunedì 20 gennaio 2020 15:00:08
«Guareschi diceva che ci sono momenti in cui per arrivare alla libertà bisogna passare dalla prigione. Siamo pronti, sono pronto». A dirlo l'ex vicepremier Matteo Salvini, a margine di un'iniziativa elettorale della Lega a Comacchio, rispondendo a una domanda sul caso Gregoretti e sul voto della Giunta previsto oggi pomeriggio, alle 17, per l'immunità del Senato.
«Voglio andare - ha detto il leader del Carroccio dal palco - in quel tribunale a rappresentare milioni di italiani che vogliono vivere tranquilli a casa loro. E poi una volta per tutte si parlerà di una riforma della giustizia che in questo Paese serve come il pane. Mentre la sinistra scappa noi andiamo a testa alta a giudizio. Non abbiamo nessun tipo di paura».
E ha ribadito: «Se devo andare in galera per difendere il mio Paese ci vado a testa alta. Non mollo, non mollo... mi devono arrestare perché molli, a parte che non manca molto. Scriverò le mie prigioni come Silvio Pellico, farò un format tv».
Matteo Salvini è accusato di sequestro di persona perché, mentre era ministro dell'Interno, impedì per più di tre giorni lo sbarco di 116 persone tratte in salvo nel Mediterraneo centrale dalla nave della Marina militare Gregoretti.
Alle 15 è convocata una riunione di maggioranza per procedere o meno all'autorizzazione a procedere avanzata nei suoi confronti ma, a quanto si apprende, la maggioranza sarebbe orientata a non presentarsi. «I senatori di Forza Italia voteranno contro l'autorizzazione a procedere perché ritengono che quella fu una scelta politica presa dall'intero governo e non solo da Salvini. Poi alcuni di noi pensano che nel merito fosse una scelta giusta e altri, come me, che fosse sbagliata», ha detto Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, intervenendo a 'Start' su SkyTg24.
«La realtà è che assistiamo ancora una volta all'utilizzo della giustizia per fini politici, una cattiva abitudine che ha inquinato e destabilizzato tante volte la politica italiana», ha chiosato.
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