PoliticaDe Luca attacca il Governo: «Pugno duro per il rave party ma non per i medici no vax. Cose da Sant'Uffizio»

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De Luca attacca il Governo: «Pugno duro per il rave party ma non per i medici no vax. Cose da Sant'Uffizio»

Ricordo al presidente del Consiglio che i no vax per mesi hanno organizzato manifestazioni abusive nei centri storici, da Trieste a Milano e Roma, e in quell'occasione nessuno ha sollecitato l'intervento delle forze dell'ordine, tranne il sottoscritto".

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), sabato 5 novembre 2022 08:13:20

Come ogni venerdì, il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto il punto della situazione alla luce degli ultimi provvedimenti del governo nazionale per il reintegro dei medici no vax e sul decreto rave.

Il governatore, che già alcuni giorni fa aveva criticato le scelte del Governo Meloni, ha dichiarato nella sua diretta Facebook: "Il presidente del Consiglio ha rivendicato il provvedimento sui rave party. Il decreto sui rave come è stato proposto è inaccettabile. È propagandistico e non risponde al problema della sicurezza che è serio, urgente e diffuso. Io non ho remore nel dire che bisogna stroncare l'illegalità, ma ricordo al presidente del Consiglio che i no vax per mesi hanno organizzato manifestazioni abusive nei centri storici, da Trieste a Milano e Roma, e in quell'occasione nessuno ha sollecitato l'intervento delle forze dell'ordine, tranne il sottoscritto".

Secondo De Luca, la decisione di riammettere i medici non vaccinati è nata da diverse argomentazioni: "La prima è un argomento-truffa: abbiamo 4mila medici che possiamo portare negli ospedali, nel momento in cui abbiamo una crisi drammatica del personale ospedaliero. Questa è una truffa, un falso: le 4mila unità, innanzitutto, si riducono al 50%, in quanto la metà di tali unità riguarda il personale andato in pensione; parliamo, dunque, di non più di 2mila unità del personale sanitario, quindi medici, infermieri, personale amministrativo e tecnici di laboratorio. Nell'ambito di questo 50% residuo, i medici ospedalieri sono un'infima minoranza, perché, dei 2mila che rimangono, la gran parte sono liberi professionisti, odontoiatri, infermieri e dipendenti dell'area amministrativa. La gravità del messaggio che è stato dato all'Italia è questa: se si riammette anche e solo una percentuale limitatissima di medici No-vax, si toglie valore al completamento della campagna di vaccinazione. Con quale credibilità puoi invitare a fare la quarta dose, e quindi il secondo richiamo, per la popolazione anziana e fragile? È una decisione che scoraggia le vaccinazioni e offende i medici che hanno fatto il proprio dovere in maniera rigorosa, i cittadini che si sono vaccinati e i pazienti che sono ricoverati.

Per quanto riguarda la Regione Campania, non saranno ammessi nei reparti medici No-vax: abbiamo il dovere di tutelare i nostri pazienti, soprattutto i più fragili. Chi rientra dovrà essere collocato non nei reparti; vedranno i direttori generali dove collocarli".

"Siamo nella situazione paradossale - ha aggiunto- in cui i bambini 0-6 anni sono obbligati a vaccinarsi, i medici no. Cose veramente da Sant'Uffizio".

Il presidente De Luca ha anche annunciato nuove assunzioni: "Abbiamo avviato nella giunta di ieri il secondo concorso della Regione Campania per assumere a tempo indeterminato altre migliaia di giovani. Lo chiuderemo in 9-12 mesi, entro la fine del 2023". "In questi anni abbiamo dato lavoro stabile a oltre 5.000 giovani della regione. Alcune migliaia nelle aziende regionali a partire da Eav e Air, e altre migliaia mandati nei Comuni della Regione. Abbiamo ora avviato le procedure per il censimento nei Comuni per verificare le esigenze occupazionali e anche in altri enti pubblici che si impegnano di dare occupazione stabile ai vincitori. Sarà una sola prova scritta, poi 3 mesi di formazione professionale per chi la supera, poi prova orale e assunzione a tempo indeterminato, contiamo di mandare a lavorare altri 5.000 giovani. Sollecito i Comuni che anno conti in ordine di segnalare le proprie esigenze. Il concorso sarà parametrato sulle esigenze da Comuni e Enti pubblici oltre che della Regione stessa".

Foto: Vincenzo De Luca

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