Tu sei qui: PoliticaDe Luca denuncia incapacità del Governo su "Recovery" e Piano Vaccini, poi fa ironia: «In Italia il Ministero della Salute è stato cancellato»
Inserito da (Maria Abate), venerdì 29 gennaio 2021 16:52:31
«Non era alla portata di questo Governo approntare un Recovery Plan degno. Non ho sentito nessuno in sede di Governo ripercorrere quello che è il cammino concreto che bisogna fare da quando si hanno i soldi a disposizione, si decide di fare una cosa e si apre il cantiere», ha detto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, nella consueta diretta del venerdì pomeriggio su Facebook.
«Se rimaniamo così, in Italia noi non muoveremo una foglia, altro che 209 miliardi! Ci vogliono anni interi soltanto di burocrazia per iniziare un qualcosa. Devi fare la gara per scegliere la società di progettazione, poi aspettare un mese in attesa di eventuali ricorsi, poi se ci sono ricorsi devi andare al Tar e si blocca tutto, se tutto va bene c'è qualcuno che deve fare la validazione del progetto, ma prima bisogna prendere i pareri delle sovraintendenze. Poi devi fare la gara e attendere un altro mese per eventuali ricorsi e il ricorso c'è sempre in Italia... A questo punto non c'è una corsia preferenziale sui temi che riguardano le opere pubbliche che creano lavoro. Poi c'è la parte di interferenza per quanto riguarda l'abuso in atto d'ufficio, poi ci sono quelli che dovrebbero decidere ma che non decidono per paura di incappare in una condanna di primo grado per abuso in atto d'ufficio e ti rovini la vita, poi magari c'è qualche squinternato di ministro che propone che la prescrizione duri in eterno... Tutto questo doveva essere risolto già da sei mesi, ma siamo a zero», ha dichiarato.
«Se qualcuno ci dice "Ti do 209 miliardi di euro, fammi vedere cosa sai fare", noi non sappiamo fare nulla, perché non siamo in grado di muovere nulla in Italia così come siamo combinati», ha chiosato con la consueta ironia.
Al governo, De Luca ha contestato non solo l'incapacità di avviare un processo di sburocratizzazione, ma anche quella di redigere un Piano Vaccini congruo con le necessità del Paese. Alcuni problemi, lo sappiamo, derivano dai ritardi delle aziende farmaceutiche nel consegnare le dosi secondo i termini del contratto stipulato con l'UE. Dopo il pressing di Bruxelles, l'azienda farmaceutica AstraZeneca ha accettato di rendere pubblico il contratto siglato lo scorso 27 agosto con la Commissione europea per la produzione di 400 milioni di dosi di vaccino anti-Covid a beneficio dei paesi Ue, ma - a quanto pare -il testo non è comunque visualizzabile nella sua interezza: scadenze e dettagli logistici, alla penultima pagina del documento, risultano oscurati.
«Considero sconvolgente il fatto che non siano pubblici i contratti fatti dall'UE... Ma siamo in un regime democratico o dove siamo? Per non parlare del fatto che abbiamo assistito al mercato nero dei vaccini che ha penalizzato la Campania. La verità è che in alcune regioni si stanno vaccinando persone che non c'entrano niente col personale medico e con le RSA», ha commentato De Luca.
«Voi sapete - ha affermato con ironia - che in questo momento in Italia il Ministero della Salute è stato cancellato, c'è il commissario all'emergenza... Un'altra bizzarria tutta italiana: i dirigenti non contano nulla, siamo nelle mani di tecnici che a volte perdono la testa e non capiscono quali sono i limiti della propria azione e della propria natura. Si sta facendo una gara per oltre 8 milioni e mezzo da parte del commissario per realizzare gli stand "Primula". In tutti i territori stiamo individuando strutture pubbliche in cui fare le vaccinazioni, palestre, ospedali, luoghi di cura. Questa che stanno facendo è una gara assolutamente inutile... Se pure dovessero essere necessari gli stand, ma vi pare che ci sia bisogno di una gara nazionale indetta da un commissario? Il vero problema è la carenza dei vaccini!»
«Se la situazione rimane questa se ne parla per il 2022 per l'intera copertura vaccinale. Qualche esponente del governo sciolto ci assicura che entro l'estate avremo tutta la copertura. Ma possiamo smetterla di dire queste cretinate, che creano aspettative che non verranno rispettate? La realtà è che siamo in una situazione di precarietà e nell'impossibilità di fare una programmazione di medio-lungo periodo», ha chiosato.
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