Tu sei qui: PoliticaFrancia, continuano scioperi contro riforma pensioni
Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 20 gennaio 2023 20:16:13
di Norman di Lieto
Questa riforma delle pensioni varata dal governo guidato da Macron non piace ai sindacati francesi ma, soprattutto, non piace ai lavoratori e cittadini transalpini che giovedì scorso si sono riversati in massa nelle piazze per manifestare il proprio dissenso nei confronti della tanto vituperata riforma.
Martedì 31 gennaio si torna in piazza dicono i sindacati anche se il governo appare determinato a non cedere.
Anche in Francia - così come in Italia - ci sono sempre pareri e numeri discordanti sulla partecipazione alle mobilitazioni di giovedì scorso:
1,2 milioni i manifestanti, secondo i numeri diffusi dal ministero dell'Interno, mentre sarebbero stati 2 milioni di persone per la Cgt (Confederazione generale dei lavoratori).
Una mobilitazione che ha visto i boulevard parigini affollati di scioperanti, che si sono mobilitati numerosi anche nelle città francesi più importanti, come: Tolosa, Marsiglia, Lione, Nantes.
Vista anche la grande adesione sui luoghi di lavoro, i sindacati intendono tenere un'atra mobilitazione significativa: in base al calendario ufficiale, dal 30 gennaio dovrebbe prendere il via il dibattito del testo nella commissione competente all'Assemblea nazionale e dal 6 febbraio nell'emiciclo con tutti i deputati.
Secondo i piani del governo, il testo dovrebbe approdare al Senato a fine febbraio o all'inizio di marzo mentre il testo della riforma potrebbe entrare in vigore gia' alla fine dell'estate. Inoltre sono in arrivo proteste dei lavoratori nel settore petrolifero.
"Non siamo dell'idea di negoziare, si tratta di una riforma ingiusta e ingiustificabile. Quindi una riforma ingiusta e ingiustificabile, non la risparmieremo.
La questione è solamente il suo ritiro e chiediamo di tornare a 60 anni" ha sottolineato Brun, sindacalista della Cgt uno dei sindacati più rappresentativi in Francia.
Si profila sempre più un vero e proprio braccio di ferro sempre più duro contro il progetto di riforma delle pensioni fortemente voluto dal presidente Emmanuel Macron.
"Siamo solo all'inizio del processo. Bloccheremo tutto quello che potremo bloccare quindi probabilmente andremo oltre quanto programmato dall'intersindacale, prima e dopo la data del 31 gennaio" ha avvertito il leader sindacale di categoria.
L'obiettivo dichiarato rimane quello di "stabilire un rapporto di forza con il governo", ben sapendo che "non cederà con una sola giornata di sciopero e quindi auspichiamo una mobilitazione di tutti i settori dell'economia".
Fonte foto: Pagina Facebook CGT e Flickr
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